Residenti della zona “Galleria” a nord di Soverato in rivolta per lo scarico di buste di spazzatura, ingombranti e rifiuti di ogni genere nei cassonetti del loro quartiere, situato all’ingresso nord della città. Una quantità di immondizia che durante una giornata si accumula nonostante la raccolta ordinaria sia svolta quotidianamente, tracimando a terra e invadendo la strada. Niente di così speciale, se si pensa alla situazione dei cassonetti in tutta la città, che spesso si presenta più o meno alla stessa maniera. I residenti però non ci stanno. “Dal mio balcone assisto a una processione di macchine che arrivano, scaricano i rifiuti e ripartono: secondo me non sono residenti a Soverato, anzi, siamo sicuri che gli “scaricatori” di immondizia arrivino dal comprensorio”, spiega Sandra Alvoni, turista bolognese che da anni viene a Soverato e ha casa proprio in via della Galleria.
E in effetti anche ieri sera, durante una visita in zona, si è assistito alla scena di alcune auto che in successione si sono fermate, hanno buttato alcune buste sul cumulo di rifiuti e sono ripartite. “Abbiamo già scritto in maggio al Comune, quando c’era il commissario, chiedendo più controlli e una soluzione al problema, anche perché è un fenomeno al quale assistiamo già dallo scorso settembre”, denunciano Gregorio Russo e Giuditta Ferlito, residenti storici del quartiere. Secondo i cittadini, che da tanti anni conferiscono i loro rifiuti in quei cassonetti, la quantità di spazzatura che attualmente viene abbandonata in quell’area è decisamente abnorme. Tanto che qualcuno di loro nei giorni scorsi ha scritto e posizionato sui cassonetti un cartello che recita testualmente: “I signori non residenti in Soverato sono pregati di depositare i rifiuti nel paese in cui risiedono”.
I cittadini chiedono all’amministrazione, alle forze dell’ordine e alla ditta Mea di intensificare i controlli e magari anche un’ordinanza con sanzioni e multe per i conferimenti indebiti. Ma il problema è sempre a monte: finché Soverato sarà dotata di cassonetti, a differenza di molti Comuni limitrofi dove è ormai partita la differenziata, questi problemi saranno sempre all’ordine del giorno. Da un lato si assiste infatti alla saturazione ineluttabile dell’impianto di Alli, dall’altro all’ipotesi che eventuali momenti di difficoltà con il porta a porta da parte di cittadini non residenti possa rappresentare per questi ultimi una tentazione per buttare il rifiuto nella vicina Soverato, dove i cassonetti ci sono.
E i vigili del fuoco, chiamati spesso a spegnere incendi dovuti anche al degrado dei terreni ricolmi di immondizie, sul punto segnalano un’invasione di spazzatura sparsa su tutto il territorio, anche nelle campagne, ai bordi delle strade provinciali e interpoderali, nel verde pubblico delle città. “Il problema non è certo dei cittadini ormai abituati alla differenziata come i nostri”, spiega Giuseppe Tuccio, vicesindaco di Montepaone, dove il porta a porta è attivo da quasi un anno con percentuali invernali che hanno sfiorato anche l’80%. “Con l’estate affluiscono nel nostro territorio visitatori e turisti magari non abituati alla raccolta differenziata, e che purtroppo conservano le loro abitudini”, chiarisce Tuccio, confermando il buon funzionamento della rsu nella sua cittadina.
Togliere i cassonetti in un giro ragionevole di tempo anche a Soverato, formare i cittadini dell’intero comprensorio a una coscienza civica che li porti a preferire di tenere in casa qualche ora in più la busta di spazzatura anziché abbandonarla in altri Comuni o in campagna; fare sistema in tutto il basso jonio per una raccolta differenziata efficace e vantaggiosa sia a livello economico che ambientale; rafforzare i controlli delle forze dell’ordine e delle istituzioni coinvolte, dai carabinieri ai vigili del fuoco, dai vigili urbani alla guardia forestale, nei confronti dei trasgressori e nei confronti di chi ha l’obbligo di offrire un servizio adeguato. Queste alcune delle soluzioni possibili secondo esperti, operatori, tecnici e cittadini consultati durante questo breve tour nei rifiuti “della porta accanto”.
Teresa Pittelli