Desideriamo esprimere pubblicamente profonda gratitudine al Presidente del Consiglio comunale, Francesco Matozzo, e all’amministrazione tutta, per il pensiero spontaneo con il quale hanno deciso di rendere omaggio alla memoria di nostro padre. Il riconoscimento espresso dalle appassionate parole del comunicato dei giorni precedenti, ci ha riempiti di gioia, felici di constatare quanto il ricordo di nostro padre sia ancora oggi più che mai vivo nei pensieri della comunità soveratese.
È bello evidenziare come proprio un’amministrazione cosi giovane abbia deciso con questa significativa testimonianza, di riconoscere l’attività politica e sociale che ha sempre contraddistinto nostro padre nelle sue azioni amministrative, in quelle professionali di medico e quotidiane; il suo impegno, perennemente rivolto alla conoscenza e alla ricerca del bene comune, ha sempre caratterizzato la sua condotta, impregnata della giusta dose di modestia e mai alla ricerca di meri riconoscimenti personali. Ci preme contestualmente evidenziare l’uomo, sempre attento ai bisogni dei suoi figli, di sua moglie Nerina, compagna di sempre, dei suoi pazienti e dell’intera comunità Ci piace pensare che adesso l’impegno da lui sempre profuso, possa essere di esempio e possa ancora germogliare nelle menti delle nuove generazioni.
Proprio ieri pomeriggio raccogliendo l’invito di Francesco Matozzo, ci siamo recati al Comune, per un incontro esplicativo delle procedure che a breve porteranno all’intitolazione della Sala consiliare; intrattenendoci in una piacevole conversazione, alla presenza del consigliere Emanuele Amoruso, il quale ha evidenziato come questa figura politica, mai faziosa, corretta e aperta al dialogo, debba essere di esempio per intraprendere un lavoro sempre virtuoso, privo di qualsiasi preconcetto e in funzione di una sana politica, intesa semplicemente come nobile arte.
Con spirito di riconoscenza intendiamo annunciare il nostro impegno ad intraprendere alcuni lavori volti al miglioramento della Sala consiliare stessa, facendoci onere di renderla maggiormente accogliente, funzionale e moderna per lo svolgimento delle attività democratiche del Consiglio e come sede di rappresentanza di tutta la città.
Famiglia Manti
