Il responsabile enti locali Pd Catanzaro risponde all’avv. Italo Reale

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Ricordo all’avvocato Italo Reale che la richiesta di mettersi da parte al segretario provinciale Enzo Bruno è da tempo superata con una decisione dei vertici nazionali e regionali del Partito Democratico che riguarda tutti coloro che si trovano in condizione di incompatibilità tecnica (non politica) per cui all’esito della conclusione del tesseramento ci sarà sicuramente l’indizione dei congressi. Sulla capacità politica e sul ruolo svolto da Enzo Bruno come segretario provinciale ricordo solo che i risultati raggiunti da quando lo stesso riveste questa carica hanno ottenuto il plauso del Partito Democratico a tutti i livelli regionali e nazionali.

Quanto al merito delle cose per le quali l’avvocato attribuisce responsabilità politiche al segretario provinciale gli ricordo che mai a Gennarino Masi è stato dato il compito di coordinatore del partito di Lamezia, ma solo di coadiuvare il segretario per verificare se a Lamezia poteva prospettarsi una gestione unitaria del partito fino al congresso. Cosa in cui, evidentemente, il Masi ha fallito e cosa che qualcuno aveva pensato di utilizzare in modo strumentale per far in modo che il tesseramento fosse gestito (come del resto è anche avvenuto in tutta la provincia) da persone diverse dai due segretari di circolo, Andrea Sinopoli e Giovanna Viola, in coordinamento con l’ufficio adesioni.

Sulla sospensione del tesseramento ricordo all’avvocato che, se fosse stato presente nelle giornate ufficiali di apertura in particolare nella giornata di venerdì 29 gennaio, avrebbe avuto modo di verificare ciò che il commissario ad hoc Donato Riserbato (componente della segreteria nazionale del partito) ha riportato motivando il provvedimento di sospensione (lo hanno, del resto, riportato tutti i giornali). Reale invece si è preoccupato di far continuare in modo abusivo il tesseramento nel giorno successivo e non ha potuto constatare, perché assente anche nell’ultimo giorno utile di domenica pomeriggio, che quella giornata di sospensione ha avuto un effetto deterrente impedendo che nella serata del 31 gennaio venissero a chiedere l’adesione al partito persone che con la storia dei democratici non hanno nulla a che fare, o addirittura di dubbia moralità. Diciamo solo che dei mille iscritti non proprio tutti sono militanti di base.  Sono certo che nessuna delle persone perbene interessata alla adesione al partito si sia spaventata per la giornata di sospensione, piuttosto abbia avuto qualche remora dettata dalla qualità degli iscritti che sino a venerdì si erano presentati nei circoli.

Quanto all’area Renziana del partito di Lamezia stia tranquillo (cit. sereno!) l’avv. Reale che nessuno dei militanti di detta area pensa a fare politica per personalismi o a muoversi contro qualcun altro. Come già preannunciato da tempo si insiste sulla linea politica del rinnovamento dei metodi e della classe dirigente, convinti che ciò interessi tutto il partito. Mi chiedo, l’avvocato Reale – che nel corso della sua carriera ha rivestito grazie alla politica diversi ruoli istituzionali anche di carattere nazionale  – vorrà operare affinché questo avvenga, singolarmente o con i tanti compagni e amici anche non “renziani”? Questa è la risposta che tutti ci attendiamo, non la polemica datata sulle dimissioni del segretario provinciale o sulle pressioni esercitate su di esso dal senatore Petronio.

Tonino Barberio. Responsabile Enti Locali PD Federazione Provinciale Catanzaro

 

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