La lettura della nota stampa a firma del consigliere comunale Antonio Corasaniti, pur suscitando ilarità piuttosto che irritazione per le incredibili corbellerie raccontate dall’ex primo cittadino davolese, impone – per amore di verità e trattandosi di gestione della cosa pubblica – una doverosa e necessaria replica. Il consigliere Antonio Corasaniti, ancor oggi tramortito dalla pesantissima disfatta elettorale patita qualche mese orsono, piuttosto che il voto all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Papaleo sui primi cento giorni, sembra aver dato proprio i numeri.
Infatti, l’ex primo cittadino si avventura in una serie di considerazioni, esclusivamente false e pretestuose, che dimostrano il suo disperato tentativo di auto assolversi per la sua disastrosa precedente gestione gettando fango sull’attuale amministrazione che, in soli cento giorni, ha invece dimostrato dedizione, competenza ed efficienza nonché massima sensibilità verso i cittadini davolesi. Il consigliere Corasaniti continua a parlare impropriamente di “legalità” con riguardo alla vicenda delle quote rosa quando la questione, che sarà sottoposta al vaglio della magistratura amministrativa, riguarda la correttezza dell’operato dell’amministrazione, dopo aver compiuto la prescritta e necessaria istruttoria, nella formazione della giunta comunale rispetto ad un dato normativo ( c.d. Legge Del Rio n. 56/2014) ancor oggi controverso e, per tale motivo, dibattuto dalla stessa giurisprudenza amministrativa.
Fa sorridere che il consigliere Corasaniti parli di un presunto “degrado cittadino” quando è sotto gli occhi di tutti la straordinaria attenzione dell’amministrazione comunale al decoro urbano e ambientale concretizzatasi in una Davoli finalmente pulita e godibile anche grazie all’ausilio e alla collaborazione dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro e al Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. Paradossale è l’intervento del consigliere Corasaniti sul tema dei rifiuti ed, in particolare, sul mancato avvio della raccolta differenziata. Su tale vicenda emerge la totale malafede dell’ex primo cittadino davolese che, si permette di parlare di presunti aggravi tariffari quando, durante la sua gestione amministrativa, nonostante le interrogazioni e le veementi proteste provenienti anche dal Partito Democratico locale, non solo non è stato in grado di avviare il servizio della differenziata, ma ha affidato il servizio di raccolta dei rifiuti con ordinanza contingibile ed urgente senza procedere alla prescritta gara d’appalto ad evidenza pubblica determinando così annualmente un aggravio di costi di circa 80 mila euro per l’Ente comunale. Come mai l’ex primo cittadino non parla di questo? Ha troppo vergogna per farlo?
Perché il consigliere Corasaniti non spiega come, sotto la sua gestione, il Comune di Davoli è finito in regime di salvaguardia con l’Enel creando ulteriore sofferenza alle già dissestate casse comunali? Pertanto, il consigliere Corasaniti farebbe più figura a mantenere un religioso silenzio riconoscendo all’attuale amministrazione il merito di aver finalmente avviato la raccolta differenziata, partita nei giorni scorsi con la campagna di informazione ai cittadini. E’ giusto ricordare al consigliere Corasaniti, il quale oggi si ritrova ad essere in consiglio comunale il capogruppo di sé stesso, visto l’abbandono consumato dal consigliere comunale Nella Ciaccio, che slogan e annunci sono stati la prerogativa della sua gestione amministrativa e sappiamo tutti come è andata a finire. Concludendo, stia sereno il consigliere Corasaniti perché Davoli ha già cambiato passo grazie all’impegno e alla competenza messe in campo dall’amministrazione guidata dal Sindaco Papaleo.
Coordinamento Circolo PD Davoli “Salvatore Mirarchi”