Giovane calabrese aggredito a Buenos Aires è in terapia intensiva. Tutta Roccella è con lui.

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Carlo Iannuzzi

Ventinove anni, pieno di entusiasmo e di vita, protagonista del mondo associativo e di tante battaglie politiche nel suo territorio, quello di Roccella Jonica (Rc). Ma anche laureato all’Unical con ottime competenze specialistiche, tanto da essere assunto a lavorare come analista programmatore android per un importante azienda di Buenos Aires. E Carlo Iannuzzi, questo il suo nome, non si è lasciato sfuggire la nuova opportunità di lavoro ma anche di vedere il mondo, e fatta la valigia lo scorso marzo è partito per l’Argentina. La notizia della sua disavventura, un’aggressione nella notte tra venerdì 27 e sabato 28, all’uscita dal lavoro, da parte di balordi che lo hanno malmenato e derubato in una via centrale della città, è piombata dunque inaspettata e terribilmente angosciante sulla famiglia e gli amici a Roccella. Tanto più perché Carlo si è trovato in questi giorni in coma farmacologico, dal quale si sta lentamente risvegliando.

Le notizie arrivano da un pronto network digitale e telefonico che si è immediatamente concretizzato tra amici e familiari, che su facebook danno continui aggiornamenti sul suo stato, postando i puntuali articoli delle reti locali, da telemia.it a giornali web come lentelocale. Tra questi amici in pena per lui c’è anche Guerino Nisticò, che citando anche una ragazza di Bivongi (Rc), amica di Carlo e attualmente anche lei in Argentina, riferisce del lento miglioramento di Carlo, al quale ha iniziato a rispondere agli stimoli anche se resta ancora in condizioni serie, considerato il suo ematoma alla testa, e va quindi sottoposto a una serie di ulteriori esami diagnostici. A ringraziare tutti per l’affetto anche il papà di Carlo, Pino Iannuzzi, che ha inviato un messaggio pieno di speranza sulle prospettive di miglioramento a breve di Carlo, “Carletto” per gli amici e compagni, sia i tanti che lo seguono dalla Calabria che quelli di stanza in Argentina che in queste ore affollano la clinica italiana nella quale è ricoverato.

Secondo le testate locali della locride un grande aiuto è arrivato anche dal Consolato Italiano in Argentina, mentre nei giorni scorsi è stato lanciato anche un appello sui social network per donazioni di sangue. Di seguito l’appello: Per chi legge da Buenos Aires, per gli Italiani in Argentina, o per gli italiani che hanno parenti a Buenos Aires o in Argentina, si possono mettere in contatto direttamente con l’Ospedale Italiano Juan D. Peron 4190, CABA, al numero: 4959-0200 interni 8531/8413, o tramite i social nel profilo facebook di Carlo Iannuzzi che è visionato dai suoi amici a Buenos Aires, e dove troverete le info e ulteriori contatti: https://www.facebook.com/carlo.iannuzzi…   

Victoria Asturi

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