Durante la manifestazione di “Essere a Soveria” nella presentazione a Soveria Mannelli del suo libro “Sono Nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita”, l’orafo di Crotone ha annunciato che i diritti d’autore e i proventi di un’opera ispiratagli dal terremoto saranno devoluti alle migliaia di famiglie senza tetto
Dopo essersi affermata, in questi anni, come uno dei poli culturali più importanti del Mezzogiorno, d’ora in avanti, Soveria Mannelli potrà rivendicare anche il merito di aver scritto una pagina significativa della sua storia sul fronte della solidarietà e dell’amicizia verso chi soffre.
Lo conferma l’iniziativa, annunciata ieri durante uno degli appuntamenti più attesi di “Essere a Soveria”, la presentazione del libro “Sono Nessuno!” Il mio lungo viaggio tra arte e vita”, scritto per i tipi di Rubbettino dall’orafo Gerardo Sacco e dal giornalista Francesco Kostner, iniziativa grazie alla quale i diritti dei due autori saranno devoluti alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto.
Non solo. Gerardo Sacco, in collaborazione con la Semar di Arezzo, realizzerà appositamente un piccolo gioiello, ispiratogli dal difficile momento che migliaia di persone stanno vivendo in questi giorni tra Lazio, Umbria e Marche, il cui ricavato, relativamente ai primi 500 esemplari, sarà consegnato ai responsabili della Protezione civile nazionale per le finalità che riterranno più opportune.
Del libro di Sacco e Kostner, ormai prossimo alla seconda edizione, si è parlato ieri nella splendida cornice della biblioteca “Michele Caligiuri”. All’incontro, oltre ai due autori, hanno partecipato il sindaco di Soveria Mannelli, Leonardo Sirianni, l’editore Florindo Rubbettino e il presidente della Fondazione “Italia Domani” Mario Caligiuri.
“Gerardo Sacco”, ha detto tra l’altro il primo cittadino dell’incantevole località del Reventino, “ha arricchito la nostra vita due volte: con i suoi gioielli e con la sua umiltà, qualità che lo ha sempre distinto e che attraversa tutto il libro”.
Una valutazione condivisa da Florindo Rubbettino, che ha sottolineato “la statura dell’uomo Sacco, pari a quella artistica e alle creazioni che hanno reso famoso questo calabrese in tutto il mondo”. “Sono Nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita” è stato presentato da Mario Caligiuri, che ha messo a fuoco non solo “l’emozionante e, per molti aspetti, straordinario percorso esistenziale di Sacco, che le pagine di questo bellissimo lavoro consentono al lettore di apprezzare pagina dopo pagina”, ma anche “il forte profilo educativo che rende quest’opera ancora più preziosa”, confermando come “attraverso l’impegno e l’intelligenza, sia possibile invertire il verso della ruota del destino”.
Per Caligiuri “Sono Nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita”, in definitiva, è il frutto di “un felicissimo connubio, dal quale è scaturito un risultato di rara efficacia: quello tra un orafo tra i più geniali e originali del mondo e una penna tra le più eleganti del giornalismo meridionale, che sta incontrando consensi crescenti, calamitando l’attenzione dell’opinione pubblica e sollecitando sia una partecipazione emotiva, sia uno spirito emulativo, soprattutto tra i giovani, fuori dal comune”.
“Se Gerardo Sacco non ha potuto studiare, come avrebbe ardentemente desiderato, ha raggiunto il successo coltivando l’immaginazione e imparando a decifrare, come mai nessuno è riuscito a fare, le tracce della Magna Grecia così come della storia e dell’identità calabrese, facendole conoscere in ogni dove”, ha concluso Caligiuri.
Gli interventi finali di Francesco Kostner e Gerardo Sacco hanno concluso una serata molto partecipata, al pari di quella organizzata il 27 agosto, con il principe dei parolieri italiani, Giulio Rapetti Mogol, rimasto letteralmente stregato dalla bellezza di Soveria Mannelli e dal valore dell’iniziativa culturale, giunta alla ventitreesima edizione.
Mercoledì 31 agosto alle 18, sempre nella biblioteca “Michele Caligiuri”, “Essere a Soveria” darà il benvenuto al critico d’arte Vittorio Sgarbi. E’ scontato immaginare una serata scoppiettante. Come solo l’intellettuale ferrarese è in grado di assicurare.
Associazione Culturale “Fiore di Lino”