FOLLA GREMITA PER L’ULTIMO SALUTO A GIUSY VERBARO.
Un’artista volata in cielo. Folla gremita ieri pomeriggio a Soverato, nella chiesta parrocchiale di Maria Ss.ma Immacolata, per l’ultimo saluto a Giusy Verbaro, scomparsa il 27 agosto nella sua casa di Soverato. D’altronde non poteva essere diversamente vista la sua notorietà. A celebrare il rito funebre don Antonio Tolotta, che nella sua commossa omelia ha voluto ricordare che “la morte è legata alla nostra natura umana: certo c’è il dispiacere per la perdita di una persona cara, ma dobbiamo essere felici perché questa vive in Dio e con la morte inizia una nuova vita; anche Gesù disse: resusciterò il terzo giorno!”. Don Antonio ha ripercorso i tributi importanti che Giusy ha offerto alla poesia e alla letteratura, sottolineando che “questo non può che essere un bene visto che le cose belle rimangono e vanno ricordato in eterno”.
Tra i presenti e personaggi noti come lo storico Ulderico Nisticò, il direttore del Teatro del Grillo Claudio Rombolà, Antonio Gallucci e Bruno Peltrone che la ricorda così: ”Una grande amica, una grande artista, una dolce e mai banale compagnia anche in riva al mare dove eravamo vicini d’ombrellone. Lascia in me un vuoto incolmabile, una grande tristezza. E rimango senza parole”. Il rito funebre si è concluso tra le memorie familiari, con la lettera della nipote Federica. E così come ogni artista amata dalla gente, Giusy Verbaro se ne va in mezzo a una grande folla venuta a salutarla per l’ultima volta.
Victoria Asturi
