Finalmente sembra trasparire un po’ più di chiarezza sulla contorta questione riguardante l’istituzione di una seconda coppia di InterCity tra Reggio Calabria Centrale e Taranto via ionica, in affiancamento al già esistente IC 559-562. Almeno questa emergerebbe – secondo Roberto Galati, presidente dell’Associazione Ferrovie in Calabria, da una nota della Regione Calabria in occasione di un importante incontro tra il ministero dei Trasporti e la Regione, rappresentata dall’assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno e dal dirigente di settore Giuseppe Pavone, nella quale i responsabili ministeriali Antonio Parente e Alessandro Violi hanno illustrato lo stato di avanzamento della proposta inviata dal Mit a Trenitalia, relativa proprio all’istituzione di un nuovo collegamento InterCity tra Reggio Calabria e Taranto a partire dal prossimo 11 dicembre, in occasione dell’entrata in vigore dell’orario invernale.
“Si tratterebbe di una coppia di InterCity con tempi di percorrenza vicini alle 8 ore (a nostro parere decisamente esagerati), con partenza da Reggio Calabria centrale attorno alle 6 di mattina e arrivo a Taranto poco prima delle 14. In senso opposto, si partirebbe da Taranto sempre poco prima delle 14 (sarebbero quindi necessarie, probabilmente, due diverse composizioni), per arrivare in riva allo Stretto attorno alle 21. La Regione Calabria ha anche richiesto la possibilità di estendere a Bari centrale il capolinea di questo nuovo servizio che andrebbe a ricostruire quasi in tutto e per tutto il mai dimenticato InterCity “Pitagora” che fino al 2004 collegava Villa San Giovanni a Bari Centrale via Jonica, con orari relativamente similari: un treno da sempre utilizzatissimo, che rendeva possibile anche la prosecuzione verso l’Adriatica e il Nord Italia”, spiega Galati nel suo comunicato.
“Anche se il collegamento non dovesse proseguire per Bari, gli orari previsti per il nuovo InterCity dovrebbero rendere abbastanza agevole, a Metaponto, la coincidenza con gli InterCity 701/702 Taranto – Potenza – Roma Termini e viceversa, con la speranza che quando verrà istituito, possa essere messo in coincidenza anche il Frecciarossa Taranto – Roma Termini. Per il momento l’unica problematica resta legata al materiale rotabile – chiarisce Galati – mancando infatti i sistemi di lateralizzazione (controllo apertura/chiusura porte dalla cabina dei locomotori) sulle locomotive diesel D445, probabilmente anche questo nuovo InterCity verrà effettuato con vetture tipo UIC-X del trasporto regionale, analoghe a quelle utilizzate sulla già esistente coppia di InterCity 559-562 Reggio Calabria Centrale – Taranto, istituita nell’ormai quasi lontano”giugno 2013″. E secondo la nota del presidente di AFC sembra farsi strada anche l’ipotesi, fortemente promossa da Musmanno, di estendere l’utilizzo di questo futuro InterCtiy e di quello già esistente sulla fascia ionica anche ai pendolari dotati di abbonamento regionale all’interno del territorio calabrese.
“In ogni caso, la possibilità che questo collegamento venga istituito, sembrano molto concrete: voci di corridoio parlano addirittura dell’esistenza di una traccia oraria già dettagliata, e che l’ultimo “ok” sia vincolato proprio dal reperimento dal materiale rotabile necessario, da parte di Trenitalia Long-Haul. Molto probabilmente saranno necessarie almeno 6 vetture per 3 composizioni da 2 carrozze, di cui una di riserva, e almeno due locomotive D445 in aggiunta a quelle già assegnate a Reggio Calabria. Un ultimo appunto che riteniamo opportuno segnalare – insiste Galati – è che la gravissima problematica legata ai servizi a lunga percorrenza sulla ferrovia ionica, sembra sia stata presa di petto direttamente dal ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, che starebbe seguendo personalmente la vicenda legata al secondo collegamento Calabria-Puglia”.
“L’Associazione Ferrovie in Calabria, ovviamente, si spenderà come sempre per cercare di migliorare ed ottimizzare il più possibile questo nuovo collegamento qualora dovesse essere avviato (cosa che ovviamente auspichiamo!), a partire dal restringimento della traccia oraria, in modo da rendere più competitivo possibile un treno che erediterà la memoria del glorioso InterCity “Pitagora”. Senza dimenticare il punto cardine del problema “lunga percorrenza”, ovvero la lateralizzazione (installazione del sistema di controllo apertura/chiusura porte delle carrozze) delle locomotive diesel D445, per renderle utilizzabili con materiale rotabile adeguato alla categoria InterCity ed InterCity Notte – conclude il presidente di Afc – andando quindi a recuperare almeno una parte degli utilissimi treni-notte che collegavano la fascia Jonica con il resto d’Italia”.