Exploit per Fiorita al “Salotto di Mary&Ele”. Le anticipazioni su estate a Soverato e nuovo libro…

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Il gruppo di lettura “Nel salotto di Mary&Ele” organizzato dalla libreria Non ci resta che leggere di Soverato, ha accolto ieri sera Nicola Fiorita, esponente del collettivo calabrese Lou Palanca, come parte dell’iniziativa nata un mese fa e che ha come finalità la lettura di un libro per dopo confrontarsi, scambiare pensieri, opinioni, e alla fine discutere insieme all’autore, oppure proiettare il film relativo al libro.

nicola fioritaGià ad agosto i Lou Palanca avevano presentato il libro “Ti ho vista che ridevi” durante la rassegna culturaleDestate emozioni” organizzata dall’amministrazione di Soverato. Da allora si è parlato tanto di questo libro pensato e scritto da Fabio Cuzzola, Valerio De Nardo, Nicola Fiorita, Maura Ranieri e Monica Sperabene. Un romanzo ambientato nella Riace attuale e quella del dopoguerra, che spiega come i migranti possano passare da essere un problema sociale a una risorsa allo spopolamento di un paese. Un libro dedicato alla figura delle “calabrotte”, donne che grazie all’intermediazione dei “bacialè”, hanno lasciato la loro terra per sposare contadini piemontesi, e così contribuire come eroine alla ripopolazione di un territorio destinato a rimanere senza discendenza. “Dietro il successo delle Langhe c’è il sangue delle donne calabresi”, sostiene Fiorita, e da questo spunto parte il libro.

Nell’accogliente salotto della libreria e di fronte a un pubblico entusiasta e pieno di domande, Nicola Fiorita non solo ha raccontato come era nata l’idea del libro ma il modus operandi del gruppo di scrittori. Dal momento in cui è spuntato l’argomento alla ripartizione dei ruoli e personaggi, dallo scambio di email con le bozze, le correzioni, indagini fino al lavoro di editing. In una Calabria dove regnano l’individualismo e i litigi, i Lou Palanca hanno deciso che le loro scelte “non si votano, ma tutti devono essere d’accordo su ogni cosa che si scrive anche se quello vuol dire scambiarsi email fino allo sfinimento”.

nicola fiorita“Volevamo raccontare microstorie di gente non famosa che ha incrociato la macrostoria, e restituire la giusta dignità ai vinti”, spiega Fiorita. “Blocco 52 e Ti ho vista che ridevi sono due libri che ci hanno regalato delle esperienze straordinarie, ma il massimo è stato la presentazione del libro ad Alba l’8 marzo scorso in occasione della festa delle donne. Ventidue “calabrotte”, ormai settantenni, sono state presenti all’evento insieme ai sindaci dei loro paesini piemontesi. E’ stato un evento molto toccante e commovente perché durante la cerimonia è stato riconosciuto il ruolo di queste donne nel miracolo delle Langhe”, è l’avvincente racconto dello scrittore. Inoltre sono stati proiettati due filmati Rai sui bacialè della “vecchia scuola”, cioè quelli che facevano da mediatori nelle fiere animali e contrattavano sul futuro delle vacche; e quelli nuovi che si erano reinventati assumendo una nuova funzione sociale, trovare marito e futuro in Piemonte alle contadine calabresi, e su cui si basa il libro.

Il collettivo ha voluto mostrare la figura del bacialè come un personaggio di grande umanità, che sa usare i diversi codici linguistici e dialettali, che riesce a parlare con la gente e a convincerla. “Una sorta di mediatore culturale di oggi”, assicura Fiorita. Inoltre sostiene di essere rimasto stupito perché durante l’incontro ad Alba hanno avuto la possibilità di conoscere dei veri bacialè come Raul Molinari sia sui filmati (primo convegno nazionale di Bacialè a Mango, negli anni 60 prodotto dalla Rai) che di persona (un napoletano che assicura convinto che non lo faceva né per filantropia ne per banalità, “io lo faccio per l’ammmore”).

Così come nella prefazione del libro Carlo Petrini segnala che da una difficoltà Riace ha saputo costruire una idea innovativa e trasformarla in una dinamica virtuosa, Lou Palanca ha saputo lavorare in sinergia, con disponibilità reciproca, ripartendosi i ruoli. “In una terra dove si tende a demolire, la cosa più bella è scrivere in maniera collettiva”, conclude Nicola Fiorita. Intanto ci sono già alcune trattative con dei produttori interessati per portare la storia del libro targato Rubbettino sul grande schermo. Quello che assicura Fiorita è che per l’estate vorrebbero fare un esperimento, una sorta di spettacolo che coinvolga musica, teatro e altre arti anche a Soverato. E per chi si chiede se c’è un terzo libro in produzione… Sì, è quasi pronto! E l’Esuberante vi può anticipare che si svolgerà nel contesto del neo fascismo calabrese e della morte di Orsola Fallara. Una narrativa dove il protagonista principale è un funzionario dei servizi segreti appassionato di cruciverba… non possiamo dire altro!

Isabelle Nieto

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