(photo Antonello Rosso)
Per lo spettacolo 2019 teatro comunale di Soverato (Cz) strapieno, sabato sera, e grande attesa per il “Made in Italy“, il tema scelto dalla direttrice artistica Federica Punzi e dalla direttrice tecnica del settore danza Janaina De Oliveira. Ma appena le ballerine, dalle piccoline della propedeutica fino alle punte più collaudate, si sono affacciate a sorpresa dall’ingresso principale circondando gli spettatori in una sfilata tanto spettacolare quanto ordinata, si è capito che questa volta la scuola di danza Exedra avrebbe superato se stessa.
Tra maestose scenografie, costumi tra i più vari e originali cambiati a tempo record, escalation di emozioni dal balletto classico alla danza moderna all’hip hop, lo spettacolo che ha preso forma sotto gli occhi del pubblico – anche grazie all’impegno di Amelia Messina, assistente propedeutica e primo corso (Montepaone) e Vincenzo Frustagli, insegnante coreografo hip hop – non ha smesso un attimo di stupire e divertire.
Memorabili le coreografie iniziali sullo sfondo della Nutella e della Torino anni ’60, il boom della Fiat e della sua ‘500, la Ferrari di Maranello, che hanno poi lasciato il passo alle eccellenze dolciarie, con l’elegante balletto delle bimbe 3-5 anni sbucate dalla carta del panettone in tutù dorato. E poi Samantha Cristoforetti e le conquiste italiane dello spazio, per tornare di nuovo indietro con Venezia, le intramontabili maschere di Carnevale e le gondole. Applauditissimo il balletto classico con il notevole pas de deux di Dylan Corrado e Fatima Fattah. Tappa anche a Verona con una coreografia ispirata a Romeo e Giulietta interpretata da Corrado con la Fattah, Giorgia Squilacioti, Nicoletta Riccio e Claudia Voci. Spazio poi allo sport con il calcio femminile e maschile su un ipnotico hip hop, i trionfi di Federica Pellegrini nel nuoto con le bambine del secondo corso (6 anni). Via libera, a seguire, a scoperte scientifiche e primati industriali: le invenzioni di radio e telefono, la Piaggio, l’Alitalia (allieve 7-11 anni). Infine un’esplosione di musica e colori del Sud, da Napoli alla Sicilia, fino ad arrivare alla Calabria e le sue meraviglie, come i Bronzi di Riace.
Finale con una mitica e inaspettata performance delle maestre Amelia Messina e Federica Punzi, entrambe in dolce attesa e a fine gravidanza, prima dell’uscita di tutte le ballerine e i ballerini che hanno dato vita a questo strepitoso “Made in Italy”. Pubblico in sala commosso dalle parole della Punzi, a pochi giorni dalla data presunta del parto e infaticabile direttrice artistica che non ha saltato un’ora delle estenuanti prove del caldissimo giugno appena trascorso. Punzi ha ringraziato i collaboratori, il pubblico, i genitori, gli sponsor, l’amministrazione comunale ben rappresentata in prima fila a sostegno (presentatore Christian Castanò, assessore allo sport e compagno della Punzi in evidente emozione da “papà in attesa”), ma soprattutto le ballerine e i ballerini che con i loro sforzi e sacrifici si sono meritati questo ennesimo, straordinario successo. Un grazie particolare anche a Novella Monteleone, sempre presente e paziente.
Del resto l’eccellenza della scuola è ora corroborata dai recenti riconoscimenti internazionali: alcuni mesi fa Dylan Corrado, accompagnato in Russia al Young Dance Festival da Janaina De Oliveira, ha vinto due medaglie d’oro, una in classico di repertorio e l’altra in contemporaneo danzando su “Terra”, coreografia con la quale la De Oliveira ha vinto il primo premio come coreografa. Corrado ha anche ottenuto l’opportunità di studiare con maestri russi e italiani per una settimana di masterclass, ballando alla cerimonia di apertura sempre una coreografia di De Oliveira, “Symphony”. Impegno e sacrifici riconosciuti per una scuola che punta alla ricerca costante dell’eccellenza e di traguardi sempre più alti.