“E’ veramente stucchevole registrare le reazioni scomposte alla garbata lettera istituzionale con cui, assieme ai due consiglieri d’amministrazione Gaetano Pignanelli e Francesco Grandinetti, ho chiesto chiarimenti in merito all’iniziativa di convocare una conferenza stampa per illustrare i termini della costituenda società di handling non ancora perfezionata”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno.
“Lo stato di agitazione e la preoccupazione di sindacati e lavoratori che ha caratterizzato queste ultime ore avrebbe potuto essere evitato se il CdA avesse concordato e condiviso i contenuti della conferenza stampa – afferma Bruno -. Le voci che circolano in questi giorni sono in netto contrasto con quanto registrato nel verbale della riunione dell’ultimo consiglio d’amministrazione, che riferisce chiaramente di come “il Consiglio, prima della costituzione della newco controllata al 100 per cento dalla Sacal, abbia affidato al presidente Colosimo il mandato al compimento di tutti gli atti necessari, opportuni e preliminari alla costituzione e all’avvio dell’attività, partendo dal rispetto dell’attuale livello occupazionale”. La lettera inviata, quindi, voleva sottolineare che tre componenti del consiglio d’amministrazione, due dei quali rappresentanti di Enti importanti e uno eletto da oltre il 90 per cento degli azionisti pubblici e privati, non sono stati coinvolti in una vicenda che ha destato, e sta destando, un vero e proprio allarme sociale. Per cui non ci aspettavamo delle scuse, ma nemmeno un attacco così scomposto. Quello che chiediamo è il rispetto delle prerogative e del ruolo di consiglieri del CdA e delle ragioni avanzate a sostegno delle nostre azioni”.
“Al presidente Rossi, al quale mi lega un rapporto di stima e amicizia, che si erge a censore della legittima azione dei rappresentanti istituzionali – conclude il presidente della Provincia – che tutelano gli interessi dei territori amministrati, suggerisco nel futuro di essere più cauto e rispettoso del mandato popolare a questi affidato.