“Era umile, dolce, sempre educato, un sorriso per tutti e una grande energia positiva. Quando entrava la mattina qui al bar ci rallegrava con la sua solarità”, racconta Selena, una ragazza di Soverato che lavora in un noto bar di Montepaone dove Claudio andava spesso a prendere un caffè. Claudio Aloise, il quarantaseienne che giovedì sera è venuto a mancare mentre era da poco entrato per una nuotata in piscina a Squillace (Cz), stroncato da un malore, ha seminato così tanto amore, amicizia e gentilezza nella sua comunità e nei tanti che lo conoscevano, che quando in serata ha cominciato a diffondersi la notizia è arrivato immediatamente un diluvio – sui social, nelle telefonate, nel tam tam dei messaggi – non solo di cordoglio per una morte così improvvisa e ingiusta, a un’età in cui si è nel pieno della vita, ma proprio di frasi, pensieri e ricordi del ragazzo, dello sportivo, dell’amico fraterno che era.
Ultimo di cinque figli di una famiglia amata e stimata di Squillace, Claudio lavorava in una società immobiliare, a stretto contatto con il titolare, Francesco De Luca, di cui era carissimo amico. Amava molto lo sport e il mare, e l’ultima foto che ha postato su facebook, martedì 26 gennaio, è una spettacolare immagine di un’alba che sorge sul golfo, che aveva suscitato apprezzamento e ammirazione tra i tanti amici, soprattutto quelli lontani dalla Calabria. “Ora hai visto veramente la tua alba. Rip”, è il commento di una sua amica, la mattina seguente alla sua morte. “Non è possibile…Claudio sei sempre con noi e guardaci da lassù”, commenta invece un amico. Mentre i suoi compaesani ne ricordano “l’altruismo e la generosità con gli altri”.
I funerali di Claudio si terranno oggi pomeriggio alle 15 nella Basilica di Squillace. Intorno alla famiglia, alla mamma Anna, alle sue sorelle, al fratello, ai cognati e nipoti, alla zia, si sta stringendo in queste ore tutta la comunità squillacese e non solo. E a loro vanno le più sentite condoglianze della redazione dell’Esuberante.it