Da “L’ombra della luce” a “L’era del cinghiale bianco” passando per nuovi e vecchi stili musicali per poi concludere la sua performance al Politeama di Catanzaro con “Voglio vederti danzare”. Uno dei brani più noti e intonati dell’artista siculo Franco Battiato, ospite della XIII edizione del Festival d’autunno targato Antonietta Santacroce. Entra nel vivo della manifestazione la kermesse musicale catanzarese che ha inteso, quest’anno, rivolgere la sua attenzione ai grandi interpreti del Sud. E dopo il successo in piazza con Antonio Castrignanò e la sua “Notte della taranta di Melpignano” è toccato ieri, per la prima ed unica tappa calabrese, all’eclettico Franco Battiato.
Artista elegante e raffinato, cultore di stili unici e cangianti, propri del suo percorso artistico che lo hanno reso noto per la sperimentazione continua di sonorità elettroniche e originali, Battiato ha regalato al pubblico giunto da ogni parte della regione momenti di grande musica e straordinarie melodie. Accompagnato sul palco dal Quartetto italiano d’archi; da Carlo Guaitoli al pianoforte e da Angelo Privitera alle tastiere, il noto cantautore italiano ha deliziato i fans rievocando ora gli stili nostalgici della prima era Battiato, ora la sua innata vena poetica sottolineata, ad esempio, dal suo sguardo attento verso l’infinito rappresentato con il brano “Gli uccelli”. E ancora, l’egoismo dell’uomo tra le note de “L’animale” e gli assaggi della sua musica sperimentale dei anni settanta e di quella etnica, fino via via ad arrivare ai brani a richiesta dal pubblico quali “Povera Patria e “Un oceano di silenzio”.
Per il gran finale al Politeama, Battiato ha pensato invece a uno dei suoi più grandi successi commerciali in Europa: “I treni di Touzeur”. Cantato assieme alla cantante Alice e inserito nei Top hit 20 in Svezia, questo brano risulta essere anche uno dei più venduti in Italia nel 1984. Chiusasi con successo la seconda serata concertistica de “Il festival d’autunno”, la kermesse riprenderà sabato prossimo con il grande Al Bano Carrisi ne “La voce dell’anima”. Sarà il noto artista pugliese a deliziare il pubblico calabrese e avviare verso la conclusione (terminerà il prossimo 7 novembre con il concerto di James Senese & Napoli Centrale e gli Osanna) la stagione promossa dal direttore artistico Santacroce che nell’anno dedicato all’Expò ha pensato di arricchire la programmazione musicale con eventi collaterali dedicati al cibo e all’arte. Identità, culture, storie e tradizioni “made in Calabria” dentro e fuori il palcoscenico.
Antonietta Bruno (foto Antonio Raffaele)