La vicenda ha tenuto banco qualche giorno fa, quando è stato annunciato che la giunta comunale del capoluogo ha dato via libera alla proposta predisposta dal settore urbanistica, diretto da Giuseppe Lonetti, per l’indizione di un bando per il conferimento di incarichi professionali a titolo gratuito, volti alla formazione dello staff di progettisti esterni per la redazione del Piano Strutturale Comunale ( Psc ). I progetti esterni che saranno incaricati di redigere lo strumento urbanistico di Catanzaro, insomma, dovranno farlo a titolo gratuito. Una proposta che fa insorgere l’Inarsind, il sindacato degli ingegneri e architetti liberi professionisti della provincia di Catanzaro, guidato da Domenico Attinà. “E’ un’evidente e continuativa bizzarria che indipendentemente dalle motivazioni che la muovono è innanzitutto contraria ai principi costituzionali (l’articolo 36 stabilisce per ogni lavoratore retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del suo lavoro) e inoltre si pone in contrasto con le procedure che regolano l’affidamento dei servizi a favore delle pubbliche amministrazioni, come peraltro sancito dall’autorità di vigilanza dei contratti pubblici con proprio parere del 10 maggio 2013”, spiega Attinà nella sua lettera inviata nei giorni scorsi a numerosi enti, tra i quali il Comune, l’Anac (autorità nazionale anticorruzione) e i Consigli nazionali dei liberi professionisti.
“Si tratta di un’innovazione che potrebbe essere applicata con gli stessi criteri dal Comune di Catanzaro a qualsiasi altra prestazione, non solo professionale, chiaramente contraria ai liberi professionisti di cui lede fortemente la professionalità al punto da assimilarli ad associazioni di volontariato, essendo consentito solo a siffatte forme giuridiche lo svolgimento di prestazioni senza fini di lucro”, prosegue Attinà. Citando anche la circolare del ministero per la pubblica amministrazione che in un altro contesto mette in guardia dagli incarichi dirigenziali a titolo gratuito, indicando di valutare il rischio che “l’interessato sia spinto ad accettare l’incarico gratuito nella prospettiva di conseguire vantaggi economici illeciti” (circolare n. 6 del 4 dicembre 2014), il sindacato chiede quindi “in modo categorico al Comune di Catanzaro di abbandonare la bizzarra idea di assegnare a titolo gratuito qualsivoglia incarico professionale, in quanto il fatto sarebbe in fortissimo contrasto con la normativa espressa sia dal codice degli appalti pubblici che dal codice civile, oltre che con le basilari norme di deontologia professionale”.
Inarsind diffida quindi l’amministrazione dal procedere e si riserva qualsiasi azione, anche legale, “a tutela degli ingegneri e architetti liberi professionisti la cui professionalità viene offesa da siffatte iniziative”, conclude la lettera. Ma c’è da dire che sulla vicenda si registra il parere positivo della Corte dei conti, chiesto previamente dal Comune a dicembre 2015, secondo la quale l’affidamento a titolo gratuito degli incarichi in questione non è precluso, pur dovendo seguire il Comune una serie di prescrizioni per rendere la selezione pubblica corretta e trasparente. A questo punto la palla torna al sindacato di categoria, che dovrà decidere con quali armi proseguire nella sua battaglia.
Teresa Pittelli