Si torna oggi alle 12 in aula per il processo di appello nell’ambito dell’inchiesta Dirty Soccer condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il primo grado si è concluso con l’uscita dal processo del presidente del Catanzaro calcio, Giuseppe Cosentino difeso dall’avvocato catanzarese Sabrina Rondinelli, prosciolto perché, come da tesi difensiva, non è stato in alcun modo dimostrato che fosse a conoscenza di fatti come la “combine” della partita Catanzaro-Barletta del 1° aprile 2015. Respinta inoltre in primo grado la richiesta di tre punti di penalizzazione al Catanzaro Calcio del procuratore Federale (oltre che respinta quindi la richiesta di sei mesi di squalifica a Cosentino), mentre sono state ridotte dai tre anni richiesti ai sei mesi con ammenda quelle del capitano Domenico Giampà a dell’ex direttore sportivo Armando Ortoli.
“Il fatto di aver visto uscire vittoriosi il presidente Cosentino e il Catanzaro calcio non mi esime dal non ricordare chi è ancora sotto processo come il nostro Domenico Giampà”, spiega l’avvocato Sabrina Rondinelli. “Ho ricevuto l’invito dei colleghi di andare domani come sostegno per loro e li ringrazio moltissimo per questo e per la loro stima a me rivolta”, prosegue Rondinelli, aggiungendo che “essendo impegnata questa mattina in altro processo delicato non potrò essere presente, ma faccio da qui un grande in bocca al lupo a tutti e sopratutto a Mimmo, per il quale so trattarsi dell’udienza della vita”.
L’inchiesta “Dirty Soccer” che, scaturita da un’indagine della dda di Catanzaro sul calcioscommesse, a partire dallo scorso maggio ha messo sottosopra il mondo del calcio calabrese di Lega Pro, Serie D e campionato d’Eccellenza, coinvolgendo società sportive, dirigenti, allenatori e calciatori, è ora in attesa di firmare un nuovo capitolo con il processo di appello, con la prima udienza in corso in questi minuti e i cui esiti si sapranno nelle prossime ore.
Teresa Pittelli
