Avviate quest’oggi le trattative per il rinnovo del contratto provinciale di lavoro del settore agricolo e florovivaista della provincia di Catanzaro. In un periodo di forte crisi economica, il comparto agricolo nella nostra provincia da segni di vitalità e di contro tendenza positiva rispetto all’economia generale. In questo quadro di crescita, cambiamento e trasformazione, occorre un quadro di riferimento normativo, dove un ruolo centrale lo ha il nuovo contratto di categoria che scaturirà da questa fase di trattative, per dare ulteriore e definitivo slancio al settore agricolo provinciale. Una nuova stagione di dialogo e di confronto che da parte delle organizzazioni sindacali di categoria deve avere come protagonisti della contrattazione, il pieno riconoscimento della bilateralità, di una nuova e più incisiva rappresentanza dei lavoratori ed una effettiva partecipazione ai processi aziendali.
Ne danno notizia, Fai, Flai e Uila le quali hanno illustrato la piattaforma a Confagricoltura, Coldiretti, Cia mettendo in luce l’importante ruolo che i lavoratori agricoli e florovivaisti hanno per il settore, contribuendo decisamente con la loro professionalità allo sviluppo dell’agricoltura locale. Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, hanno aperto la discussione, mettendo al centro la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro soggetti di rappresentanza che costituiscono sicuramente una delle componenti principali dei processi di innovazione all’interno delle aziende, nei luoghi di lavoro e nel territorio. Sarà compito della contrattazione decentrata prevedere le modalità sperimentali delle varie forme e strumenti di partecipazione, valorizzando le tante peculiarità e specificità locali, coniugando tutela delle aziende e riconoscimento nonché miglioramento dei diritti contrattuali.
Per elevare la propria competitività, le aziende agricole devono oggi puntare su modelli produttivi avanzati, che richiedono lavoratori ben formati, retribuiti, tutelati. Al netto dei fenomeni infami di sfruttamento, nessuna svalutazione del lavoro è competitiva: condanna il lavoratore a bassi redditi e l’azienda a dimensioni irrilevanti e marginali. Il confronto tra le organizzazioni sindacali e professionali proseguirà nei prossimi giorni, con l’obiettivo di addivenire nel più breve tempo possibile, alla firma del rinnovo contrattuale.