“Cara” mensa scolastica…quanto ci costi? Un confronto tra Comuni nel soveratese

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Mensa scolastica croce e delizia delle famiglie del soveratese: spesso comincia in ritardo, non sempre la qualità incontra le aspettative di bambini e genitori, e poi c’è l’aspetto dei costi che è talvolta motivo di apprensione, soprattutto se si moltiplicano per due o per tre, quando i bambini da mantenere a scuola sono più di uno. Ora che sta per finire la terza settimana dall’inizio della scuola, su questo e altri aspetti si può già fare un confronto tra Soverato e due comuni immediatamente vicini: Satriano, che per quanto riguarda la scuola primaria rientra nello stesso plesso, e Davoli, che è invece un circolo scolastico a sé.

La palma d’oro della mensa scolastica meno cara quest’anno va proprio al Comune di Davoli, con 3 euro circa a pasto per la fascia di reddito più alta (vale a dire oltre 12 mila euro di reddito Isee) e sconti per le famiglie con reddito inferiore, divise in cinque fasce. Quelle a reddito più basso pagano per un pasto 1,33 euro circa, ma tutti indistintamente usufruiscono di agevolazioni corpose, pari al 35%, se hanno due o più figli a scuola. Dal secondo figlio in poi, infatti, il pasto scende a 2 euro circa anche per le famiglie con reddito di fascia alta, per arrivare 0,87 per i nuclei più disagiati. Un blocchetto di ticket mensa, che contiene 20 buoni e basta più o meno per i pasti di un mese, a prezzo pieno costa quindi 63.65 euro. Piace molto ai genitori, inoltre, la scelta del Comune di Davoli di cottura sul posto dei pasti, che in genere vengono impacchettati e inviati da Catanzaro o Lamezia Terme alle scuole. Una proposta che in molti sperano sia adottata anche negli altri Comuni, non solo per la migliore qualità della cottura express, ma anche perché – stando ai dati dell’amministrazione – fa anche risparmiare.

Anche il Comune di Satriano prevede la suddivisione in cinque fasce di reddito, includendo nelle agevolazioni economiche una fascia più ampia, e cioè i redditi Isee fino a 15 mila euro. Qui si sale un po’ con il costo, che è di di 3.50 euro a pasto per la fascia più alta. Satriano prevede riduzioni del 5% per chi ha più figli ed esenzione totale per i bambini disabili. Il costo di un ticket di 22 buoni pasto è pari a 77 euro a prezzo pieno e a 38.50 per la fascia più bassa (sui 37 euro con secondo figlio). A Satriano (così come a Davoli) la mensa è iniziata lunedì 5, in anticipo rispetto alla prima comunicazione del Comune che aveva indicato la data del 12. “Siamo venuti incontro alle esigenze delle famiglie e abbiamo iniziato il servizio concedendo la possibilità ai bambini di usufruire intanto della mensa, e provvedere poi nei giorni seguenti alla regolarizzazione”, chiarisce Michele Drosi, sindaco di Satriano, confermando la prossima consegna della nuova scuola intorno al 30 ottobre.

Il Comune dove la mensa costa di più, tra i tre esaminati, è Soverato con un prezzo di 3.81 a pasto. Per far parte di una delle fasce di reddito agevolate occorre dichiarare un Isee inferiore ai 9.500 euro e non sono previsti sconti per chi ha più figli che vanno a scuola. Il costo scende significativamente per la fascia di reddito più bassa, che pagherà solo un euro a pasto e 25 euro per un blocchetto da 25 buoni, per salire a 2.85 per la seconda fascia, 3.50 per la terza e 3.81 per quella più alta, che il blocchetto lo pagherà 95.25 euro circa. Ancora incerta, inoltre, la data di inizio della mensa, che secondo l’annuncio del Comune dovrebbe prendere avvio nella prima decade di ottobre, ma per la quale – al di là di rumors di corridoio che parlano del 19 – non c’è ancora alcun annuncio ufficiale.

Teresa Pittelli

 

 

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