Armonied’Arte, tutto pronto per la prima assoluta “Francesco e il Sultano” stasera al Parco Scolacium.

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Mariano Rigillo

Una grande produzione, un tema eticamente fondamentale proprio in questi giorni in cui dibattiti anche aspri si susseguono su temi come tolleranza e libertà di scelta all’interno dell’Islam e del dialogo con il Cristianesimo. Una prima assoluta prodotta da Armonied’Arte festival con l’intensa partecipazione artistica di attori del calibro di Mariano Rigillo che interpreta Federico II, Alessio Boni nei panni di S. Francesco ed Edoardo Siravo che da la sua celebre voce al sultano. Francesco e il Sultano, ovvero il dialogo felice tra Cristianità e Islam, scritto dal giornalista Rai Francesco Brancatella,  è un racconto di paura, umanità, fratellanza, coraggio, amicizia. “L’incontro tra recitazione, musica e danza è una caratteristica delle nostre produzioni, con in più questa volta il riferimento a un argomento attualissimo pur ambientanto nel 1200”, spiega la direttrice di Armonied’Arte Chiara Giordano che sullo spettacolo di stasera conta tantissimo come espressione tra le più alte e significative della politica culturale del festival di Roccelletta di Borgia.

La storia narra uno degli episodi simbolo del difficile rapporto tra cristiani e musulmani, l’incontro tra San Francesco d’Assisi ed il Sultano d’Egitto Malik Al Kamil, durante la Quinta Crociata. Dedicata a Suso Cecchi D’Amico e Franco Zeffirelli, autori del soggetto inedito sull’incontro che ha ispirato la sceneggiatura, l’opera di Francesco Brancatella risponde a un bisogno necessario di conoscenza e analisi approfondita per meglio comprendere il particolare momento che stiamo vivendo. Sul palco non solo parole ma anche danza e musica con i ballerini del Collettivo FAdA diretti da Filippo Stabile con la consulenza coreografica di Micha Van Hoecke, la consulenza registica di Lorenzo D’Amico De Carvalho e la direzione artistica di Chiara Giordano.

«Da giornalista – ha dichiarato l’autore Brancatella – ho cercato di capire da dove nascesse questo conflitto, da dove avesse origine il modello conflittuale dei terroristi islamici per arrivare alla fonte e cercare di comprendere meglio il presente e capire se si tratta, veramente, di un conflitto irrimediabile e irrisolvibile proponendo, così, un momento di dialogo e poesia». Non a caso la forza dello spettacolo sta, proprio, nel grande messaggio di speranza che traspare, in un’epoca in cui sembra vincere l’inconciliabilità e l’incomunicabilità  tra religioni diverse. Ad essere messo in scena è, infatti, lo storico colloquio a Damietta, a pochi chilometri da Il Cairo, nel 1219, tra San Francesco e il Sultano: un viaggio interiore nell’alterità vista come momento di arricchimento e crescita attraverso il dialogo interreligioso. Un’opera, forse, oggi addirittura necessaria sul  grande insegnamento di San Francesco e il suo invito al dialogo e all’incontro tra le diverse culture per il superamento delle difficoltà relazionali e la crescita reciproca. Imperdibile, quindi, non solo sotto il profilo estetico ma anche, e forse ancor più, sotto il profilo di quell’imperativo categorico interno che oggi ciascuno dovrebbe avvertire.

I biglietti degli spettacoli potranno essere acquistati presso la biglietteria del Parco Scolacium, dalle ore 16 alle 19, e online sul sito www.armoniedarte.com. Per maggiori informazioni potrà essere contattata la segreteria al numero di telefono 366.4362321.

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