L’Anpi e l’Arci nazionali hanno indetto due giornate denominate Firma Day di informazione sulla riforma costituzionale e raccolta firme per l’abolizione della legge elettorale “Italicum”, per sabato 11 e domenica 12 giugno. Ieri pomeriggio, l’Anpi Soverato guidata da Fausto Pettinato ha raccolto le firme nelle due librerie della città: “Non ci resta che leggere” e “Incontro”, illustrando le ragioni del “no” al referendum e del sì all’abrogazione della legge elettorale. Oggi, invece, dalle 18 il punto d’incontro è il lungomare all’altezza del lido il Gabbiano per apporre le firme all’apposito banchetto organizzato dai volontari Anpi.
Il 2 giugno l’Associazione nazionale partigiani, sezione Soverato, ha organizzato ben due appuntamenti in occasione della Festa della Repubblica e in vista dell’appuntamento con il referendum costituzionale. Il primo incontro ha avuto luogo sul lungomare, con un sit-in informativo per ricordare anche alle giovani generazioni il valore della scelta democratica del 2 giugno 1946; l’incontro è stato accompagnato da una raccolta firme sul lungomare di Soverato per intensificare la campagna informativa per il NO alla riforma del Senato e per il SÌ alla correzione di parti della Legge elettorale “Italicum”.
Alle 18.00 si è tenuto il secondo appuntamento nella sala consiliare del Comune, dal titolo Dalla storia della Resistenza, alla difesa della Costituzione al quale hanno partecipato anche alcune classi della Scuola Media Ugo Foscolo di Soverato. Il consigliere comunale con delega a Cultura, Turismo e Spettacolo, Emanuele Amoruso, ha introdotto i lavori e presentato alcuni studenti della scuola media Ugo Foscolo che, accompagnati dalle docenti Gargiullo, Siciliano, Procopio e Di Bella, hanno voluto essere presenti a questa manifestazione per riflettere sulla Costituzione, sulla lotta di liberazione, sui partigiani, sulla repubblica, scaturite da vari incontri che l’Anpi ha organizzato con loro durante tutto il corso dell’anno.
Gli studenti hanno rimarcato quanto sia importante oggi che tutti difendano la Costituzione, così come i partigiani hanno lottato per riconquistare la libertà. “Il 2 giugno è il giorno in cui nasce veramente la nazione italiana per volere del popolo, formato da cittadini che prendono nelle loro mani le sorti del loro Paese – racconta Annarosa Dominijanni – spesso noi ragazzi ignoriamo il vero significato di questa festa, che consideriamo solo un giorno di vacanza, e invece è molto importante che tutti noi conosciamo bene l’origine e la storia perché quello che noi siamo e viviamo è il risultato delle scelte che in passato hanno fatto i nostri connazionali, che hanno contribuito al progresso della nazione e all’affermazione di diritti importanti in uno stato moderno”. Giorgia Squillacioti ha invece ringraziato l’Anpi “per gli incontri organizzati finora, che hanno permesso agli studenti di approfondire tanti aspetti della storia recente spesso meno conosciuti”.
Il sindaco Ernesto Alecci che ha ringraziato i ragazzi e l’Anpi per l’incessante lavoro che svolge nella città e nelle scuole, e ha sottolineato i valori della Festa della Repubblica nata dalla Resistenza per poi soffermarsi sul prossimo referendum costituzionale. Alecci ha rimarcato l’importanza di documentarsi al meglio in vista di questo voto referendario che potrebbe cambiare parte della Costituzione. Di seguito, Walter Nocito, professore dell’Unical, ha analizzato la riforma costituzionale in atto, valutando i possibili effetti che essa potrebbe avere sulla nazione.
A concludere i lavori è stato il presidente Pettinato, il quale ha sottolineato che l’Associazione non è pro o contro nessun Governo, bensì analizza i provvedimenti che si vogliono attuare ed è a difesa della Costituzione e della democrazia. “La Costituzione è meglio attuarla che cambiarla! Non siamo contro ogni riforma, siamo contro questa riforma che, con il combinato disposto della legge elettorale cosiddetta “Italicum”, assegna al capo del partito di maggioranza e del governo un potere enorme, esautorando la centralità del ruolo del Parlamento. Il bicameralismo perfetto si può superare con un bicameralismo differenziato, riducendo sia il numero dei deputati che dei senatori, con una legge elettorale che dia ai cittadini la possibilità di esercitare la sovranità popolare – prosegue Pettinato – mentre si è approdati a un bicameralismo confuso e un senato di nominati. Nei fatti, la riforma costituzionale e la legge elettorale, incidono profondamente nei principi fondamentali e nella prima parte della Costituzione, con la conseguente erosione dei diritti dei cittadini”.
Isabelle Nieto
(si ringraziano la professoressa Emma Procopio per le foto e Giorgio de Filippis per i testi)