Anpi Provinciale su “rimborsopoli”: tutti gli indagati rinuncino al mandato

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E’ difficile trovare ogni volta parole nuove di fronte agli scandali di cui la classe politica si rende responsabile. Indignazione, rabbia, sconforto sono sentimenti comuni per un comportamento ignobile, causa di ingiustificati costi per il patrimonio pubblico. Comportamento ancor più irresponsabile ed imperdonabile dopo anni di crisi gravissima che colpisce in maniera durissima in questa nostra regione – la più povera di Europa –  le famiglie, le giovani generazioni, il mondo del lavoro, settori sempre più ampi di disagio e povertà, tutte le persone oneste.  Ma il danno più grave di cui questa classe politica indegna si rende responsabile è l’alimento offerto su un piatto di argento ad ogni forma di populismo, di antipolitica, di irrazionalità ed integralismo più o meno violenti. La Questione Morale deve diventare, ad horas, primo punto all’ordine del giorno all’interno dei partiti e delle istituzioni ed obbiettivo strategico del programma della classe politica di questa regione, sempre che ritenga di avere a cuore la democrazia e la partecipazione delle donne e degli uomini di questo paese alla vita della polis.

Cosa deve ancora succedere per comprendere i pericoli derivanti dal crescente distacco di quanti non credono più a niente rifiutando persino di esercitare l’unico diritto sicuro a loro disposizione cioè il voto? Possibile che questa presunta classe dirigente non percepisca il disgusto proveniente da tante persone nei propri confronti? Ancor prima che la magistratura eserciti il proprio ruolo fino in fondo, nel pieno rispetto di tutte le garanzie costituzionali fino a dopo il terzo grado di giudizio, siamo fermamente convinti della necessità che tutti i politici destinatari di provvedimenti di indagine in merito alle vicende dei rimborsi gonfiati, rinuncino a qualsiasi incarico di natura elettiva al momento rivestito.  È necessario che i partiti intervengano con decisioni chiare e verificabili sui comportamenti di tutti i propri iscritti e rappresentanti nelle istituzioni proprio per come prescrive il poco rispettato art. 54 della Costituzione, che riportiamo in maniera integrale perché nessuno accampi alibi di sorta “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. L’impegno dell’Anpi sarà rivolto, come sempre, al risveglio delle coscienze, per la buona politica al servizio dell’interesse pubblico, per ridare speranza a quanti meritano un futuro migliore, per promuovere condizioni di riscatto nella  nostra Regione.

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato Provinciale Catanzaro

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