Il sindaco di Soverato Ernesto Alecci, dopo aver risposto sulla questione waterfront che tiene banco in queste ore, traccia un resoconto dei primi cento giorni del suo mandato, senza lesinare risposte su incarichi di staff, trasparenza nei conti e raccolta rifiuti. E annunciando una piccola “svolta” su quest’ultimo aspetto, che servirà ad arrivare al “porta a porta” entro Natale come da promessa elettorale. Su molti temi, dalle finanze comunali al piano spiaggia, Alecci si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Non siamo noi ad aver causato questa situazione finanziaria, alla quale stiamo ponendo rimedio. Ma il dissesto non sarebbe di alcun giovamento”, spiega il primo cittadino. Che sul piano spiaggia annuncia: “Lo porteremo in consiglio comunale entro fine anno: in qualche mese facciamo quello che qualcun altro non ha fatto in dieci anni”.
Domanda. Dopo le turbolenze tra maggioranza e opposizione sull’approvazione del bilancio preventivo, questa nuova “grana” della convocazione consiliare chiesta dalla minoranza per il debito Caminiti e l’utilizzo dei fondi concessi dalla Cassa depositi e prestiti. Come mai non ci avete pensato voi?
Semplicemente perché siamo ancora in attesa della notifica della sentenza del Consiglio di stato sul risarcimento agli eredi Caminiti. Non appena riceveremo la notifica, come da normativa, procederemo ai successivi adempimenti. Quanto alla relazione sui fondi “paga-debiti” ricevuti dalla Cassa depositi e prestiti (in tutto circa 16 milioni di euro, ndr), il Comune invia rendicontazioni periodiche alla Cdp. E tutte le transazioni sono state via via pubblicate in albo pretorio: trovo dunque infondata l’accusa di “poca trasparenza”. Stiamo continuando nei pagamenti, mancando ancora circa 3-4 milioni di euro, e proseguendo nell’opera già portata avanti dal commissario Mottola di Amato.
La Corte dei conti, però, anche in questo come su altri aspetti finanziari non ci vede chiaro.
Abbiamo risposto ai quesiti della Corte, e ora stiamo pensando di rimodulare il piano di riequilibrio. Certo, ereditiamo una situazione non facile della quale non siamo noi i responsabili, bensì la mala-gestione degli anni precedenti, della quale paghiamo tutti le conseguenze. Non ci precludiamo alcuna strada nella ricerca delle soluzioni migliori per risanare i conti. Ma penso che il dissesto non sia un’opzione di qualche utilità o giovamento alla città. Basta guardare l’albo pretorio di molti Comuni vicini in dissesto, e vedere quali sono gli atti commissariali, comprese nomine di staff e consulenti oltre ai loro compensi, tutto a carico della comunità.
A proposito di staff, qualcuno ha criticato l’abbondanza di nomine da parte della giunta…
Una volta c’era un nutrito numero di assessori, oggi sono dimezzati: un po’ di supporto, tanto più se molto qualificato e a titolo volontario, non può che essere benvenuto. Faccio un solo esempio: Marco Ferraro nello staff dell’assessore Fazzari, che darà i consigli migliori sull’abbattimento delle barriere architettoniche, un problema che lui vive in prima persona e che nessuno si è mai preso la briga di affrontare. Una volta, invece, nonostante i tanti assessori, c’erano vari incarichi di staff remunerati, ma nessuno osava criticarli.
Qualcuno ha detto che di questi primi cento giorni sono stati visibili solo gli eventi estivi.
E invece abbiamo lavorato molto e parlato magari poco. Siamo riusciti a gestire l’immenso problema dei rifiuti ripulendo la città a partire dalla festa della “Madonna a mare”; abbiamo risolto il problema della carenza idrica, trovando una voragine nel terreno e sette tunnel sotterranei solo a Soverato superiore, dove sono stati riparati da personale comunale senza interventi in urgenza, con migliaia di euro risparmiati a differenza di come si faceva in passato; abbiamo recuperato consistenti somme dal commercio ambulante e dal mercatino, anche questo capitolo piuttosto trascurato negli anni scorsi; abbiamo provveduto all’ammodernamento e al riscaldamento del Palasport; ci siamo mossi tanto sul sociale, con il progetto del banco alimentare “We love to help” e con uno nuovo che sta per partire, “A tavola insieme”, che ci permetterà grazie all’aiuto di alcuni ristoratori di offrire un pasto di qualità a chi non se lo può permettere.
La raccolta dei rifiuti resta però un grosso problema. A quando la differenziata?
Sulla rsu abbiamo ereditato ditta, contratto e capitolato speciale d’appalto. Una situazione già complicata, soprattutto perché ci sono errori nel csa che non permettono un’interpretazione univoca sull’obbligo della ditta in relazione al porta a porta. Porta a porta che la Mea è comunque disposta a fare. Per aiutarci a far partire l’operazione ci avvarremo di un direttore operativo che selezioneremo con una gara a evidenza pubblica. Prevediamo un compenso minimo che però non peserà molto sulle casse del Comune, considerando la mole di risparmi che otterremo con il porta a porta, che contiamo di far partire entro Natale.
Altre novità?
La prossima settimana riprenderanno i lavori alla scuola di Soverato superiore per l’adeguamento sismico e la staticità dell’edificio, in modo da consegnarlo già per novembre. Nel frattempo sarà anche riattivato il servizio navetta per il borgo, che organizzeremo con nostro autista. Sono a buon punto i lavori per completare il campo Nunzio Marino, con l’erbetta sintetica già stesa e con il piano del verde per mitigare l’impatto della struttura che ospita gli spogliatoi.
Si obietta che resta un’opera di cemento non sostenibile per l’impatto ambientale. E fuori contesto.
Occorrerebbe interpellare chi ha voluto quel progetto. L’ipotesi di demolire non era percorribile: troppi soldi da spendere per risarcimenti alla ditta, restituzione alla Comunità europea, spese per progettisti e di demolizione. Un costo da 500 mila euro almeno, che il Comune non si può permettere di sopportare.
Qualcuno chiede del piano spiaggia e del piano strutturale comunale.
In tre mesi ci si chiede di portare a termine quello che altri non hanno fatto in dieci anni. Ed è proprio quello che stiamo per fare: a ottobre cominceremo le riunioni operative con l’ufficio tecnico ed entro Natale porteremo il piano spiaggia in consiglio comunale per l’approvazione. Dopo di che passeremo al piano strutturale comunale, dal momento che il primo è propedeutico al secondo. Lavoriamo con estrema serenità e una squadra molto unita: cosa volere di più?
Teresa Pittelli