Da oggi in sei supermercati di Soverato e Satriano marina (Paoletti-Conad, Sinopoli, Ard, Todis e Simply) si potrà fare la spesa ma al tempo stesso donare qualcosa a chi quella spesa ha grosse difficoltà a farla. L’iniziativa Insieme si può – presentata ieri sera in Comune da Sara Fazzari, assessore alle politiche sociali che l’ha fortemente voluta – permette a tutti, anche a chi sostiene di non avere tempo o modo di fare beneficenza, di offrire un Natale migliore a famiglie in stato di bisogno. Il metodo è dei più semplici: già a partire da oggi si potrà aggiungere alla propria spesa quello che si intende donare, in particolare derrate alimentari, cibo in scatola e a lunga conservazione, lasciandolo poi all’uscita nel’apposito box (vedi foto in alto).
Il cibo così raccolto sarà poi consegnato in Comune grazie ai volontari delle associazioni coinvolte, dall’Associazione nazionale carabinieri all’Avis da A Soverato al Quartiere Caramante al Leo Club Soverato, e da lì distribuito alle famiglie in stato di bisogno, con l’aiuto del servizio sociale, rappresentato ieri alla conferenza stampa dalle funzionarie comunali Paola Grande e Carmela Valentino. “Con questo progetto, che ci auguriamo sia di lungo termine e non solo limitato al Natale, vogliamo venire incontro alle esigenze delle tante famiglie in difficoltà facendo rete con la cittadinanza e i titolari dei supermercati, senza in nessun modo sostituirci o sovrapporci alle associazioni e alla Caritas diocesana che già lavorano sul territorio”, ha detto Valerio Geracitano, consulente di staff dell’assessore Fazzari, presente ieri insieme al vicesindaco Pietro Matacera che ha invitato tutti i cittadini a partecipare, a Rocco Chiaravalloti presidente dell’Avis, Nicola Grenci, presidente dell’associazione Quartieri, ad altri esponenti di associazioni e club e ai titolari degli esercizi commerciali coinvolti.
Tra questi, Paolo Paoletti che a nome della Paoletti spa ha sottolineato il concetto secondo il quale “la solidarietà va alimentata anche con un piccolo gesto, ma quotidiano, per far sì che non dimentichiamo gli altri”. Dopo la mensa sociale “A tavola insieme” alla quale hanno collaborato Comune, ristoratori e Comunità S. Egidio, la nuova iniziativa dell’assessore Fazzari punta ora sulla sensibilità dell’intera cittadinanza di Soverato e del suo comprensorio. Mentre nuove iniziative sono in pentola, come il pranzo sociale del giorno 25 dicembre, che sarà presentato nei prossimi giorni. Da oggi, quindi, insieme si può!
Teresa Pittelli
Con tutto il rispetto per l’iniziativa, dove la mettiamo la dignità delle persone? Pensate davvero di poter risolvere il grave problema della povertà con una busta di spesa? Non manca il cibo, penso che nessuno (e mi smentisce chi vuole) sta morendo di fame! Quello che manca è IL LAVORO, nessuno mai a Soverato ha guardato il vero problema che ci affligge, che fa andare via i giovani “Chi è disoccupato o sottoccupato – ha affermato il nostro caro Papa Francesco – rischia di essere posto ai margini della società, di diventare una vittima dell’esclusione sociale”. E in un passaggio pronunciato a braccio ha sottolineato che “il lavoro è portare il pane a casa con dignità”. Quante persone con un pò di dignità pensate che si presenta al comune (dove vengono marchiate per sempre come mantenuti) a cercare il pacco della pasta??? Perchè questi signori dei supermercati che aderiscono perchè per loro è un guadagno in più, visto che la roba non la regalano ma la dobbiamo comprare, non assumono personale? Perchè caro signor sindaco non scende tra il popolo e vede le reali esigenze? E’ così difficile creare posti di lavoro? Si accontenderebbe lei di un pacco di pasta o zucchero? E le bollette di acqua e spazzatura, le paghiamo con una scatola di fagioli o lenticchie? Io ho 48 anni e le porte che prendo in faccia lei nemmeno se le immagina..sono vecchia per lavorare e giovane per la pensione. Ci costringete ad andare via, a Soverato rimangono solo gli impiegati e i soliti noti (lavorano sempre gli stessi), non vogliamo il “posto” VOGLIAMO CHE FATE QUALCOSA PER CREARE POSTI DI LAVORO…finisco con le parole del Papa.. “Il lavoro è una realtà essenziale per la società, per le famiglie e per i singoli” che “riguarda direttamente la persona, la sua vita, la sua libertà e la sua felicità. Il valore primario del lavoro è il bene della persona umana, perché la realizza come tale, con le sue attitudini e le sue capacità intellettive, creative e manuali”. Da qui “deriva che il lavoro non ha soltanto una finalità economica e di profitto, ma soprattutto una finalità che interessa l’uomo e la sua dignità. E se manca il lavoro questa dignità viene ferita!”. Bergoglio non ha mancato nemmeno di sottolineare che i disoccupati, particolarmente i giovani, “scivolano nello scoraggiamento cronico o peggio nell’apatia”. Il Papa, infine, ha ribadito che il lavoro deve essere disponibile per tutti.
“La fase di grave difficoltà e di disoccupazione – ha concluso Francesco – richiede di essere affrontata con gli strumenti della creatività e della solidarietà. La creatività di imprenditori e artigiani coraggiosi, che guardano al futuro con fiducia e speranza. E la solidarietà fra tutte le componenti della società, che rinunciano a qualcosa, adottano uno stile di vita più sobrio, per aiutare quanti si trovano in una condizione di necessità”.