Soverato, S. Martino tra aggregazione e tradizione. Con un pensiero a Parigi.

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Via S. Martino (Soverato Marina)

Un San Martino totalmente diverso, caratterizzato dalla presenza dei gonfiabili e attrattive per bambini a Soverato Superiore e la novità del panino “Ferro&Focu” in Marina. “L’idea di un San Martino nel borgo è partita dal periodo dell’Addolorata, ma in realtà abbiamo iniziato a lavorarci su da metà ottobre autotassandoci per realizzarla”, spiega Giuseppe Castanò, del comitato organizzatore “Il team dell’allegria”. Un team nato con l’intento di rianimare il paese, di far sì che riacquisti quell’identità che sembra avere in parte perso e dare due ore di divertimento ai bambini con i gonfiabili e l’animazione di Claudia Chiefari (Comare Cicala), tutto gratuitamente. Altre divertenti novità della festa del borgo si sono rivelate la macchina per i pop corn e la creperia a cura del Superminimarket di Gianfranco Nisticò.

Menù ricco ma rispettando anche quella che è la tradizione a base di zeppole e muruneddi, panino con salsiccia, caldarroste, arancini, crocchette e vino locale. Tutto cucinato dalle donne del borgo. Ad allietare la serata “gli artisti di strada”, ragazzi del comprensorio specializzati nel suonare strumenti come la zampogna, la pepita, la fisarmonica e l’organetto. Castanò  prima di concludere ha fatto una riflessione su quanto accaduto a Parigi invitando tutti a un minuto di silenzio. E quindi ha ringraziato chi ha preso parte all’organizzazione, Xenia di Teo Sinopoi che si è speso anche in prima persona nell’aiutare la preparazione della festa, Comare Cicala per l’animazione, l’amministrazione e le forze dell’ordine per la loro supervisione.

A far da mediatlore tra le due feste, quella del borgo e quella in marina, è stato il professor Ulderico Nisticò, cultore di feste e sagre popolari. La novità della Marina è stato il panino della braceria “Ferro&Focu”, un’idea lanciata da alcuni giovani di Santa Caterina per vivacizzare Soverato. L’organizzazione come tradizione vuole è comunque della Pro Loco presieduta da Franco Cervadoro, e “sempre e solo in via San Martino“, come rimarca Aldo PullanoAnche il menù di via S. Martino, ieri sera affollatissima sia per aggiudicarsi un panino alla braceria sia per le delizie della tradizione, ricalca la tradizione con zeppole, muruneddi, caldarroste e vino. A controllare l’ordine pubblico oltre le forze dell’ordine anche l’Associazione  volontari dei carabinieri. Ad allietare la serata “I nuovi Tarì”, giovani di Santa Caterina Jonio esperti in musica popolare, che prima di iniziare il concerto hanno fatto osservare alla folla qualche minuto di silenzio per le vittime della strage di ParigiUn unico denominatore tra le due feste è stato quello del duro lavoro fin dalle prime luci dell’alba, dell’aggregazione popolare nel segno di sapori e suoni della tradizione, della voglia di stare insieme in modo diverso offrendo una Soverato luminosa e unita.

Victoria Asturi

 

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