Tutto pronto per la fiaccolata che si svolgerà questo pomeriggio a partire dalle 18 in Piazza Roma, a Soverato Superiore (dove verranno distribuite le fiaccole), per poi snodarsi per il Corso Umberto in Marina e arrivare in Piazza Maria Ausiliatrice. “Vorremmo vedere uniti finalmente i paesi del comprensorio e non solo questa sera. Qui si parla di vita, vita che nessuno ha il diritto di toglierci”, recita oggi lo status su facebook di una delle organizzatrici. L’iniziativa è infatti per opporsi all’archiviazione del caso di Catia, giovane mamma che nel pieno della salute la sera del 6 maggio 2014 entrava all’ospedale Pugliese-Ciaccio per partorire il suo bimbo, per rimanere in coma dopo poche ore nel corso di un taglio cesareo e non svegliarsi più da quello stato da allora.
Alla fiaccolata di oggi parteciperà la famiglia di Catia Viscomi, il marito Paolo Lagonia, in prima linea nel chiedere giustizia per la moglie – che si trova ora in una struttura di lungodegenza a Crotone – e per il suo bimbo di un anno e mezzo che non ha mai visto la sua mamma; la madre e i fratelli di Catia, alcuni arrivati anche da lontano come Giuseppe, per chiedere che non si archivi il caso, come invece ha chiesto il pm nell’udienza di qualche settimana fa, ma che si prosegua invece alla ricerca delle responsabilità mediche e amministrative che hanno ridotto Catia in queste condizioni, spezzandone la giovane vita di mamma, moglie e brillante oncologa ospedaliera.
Una fiaccolata organizzata dagli amici del borgo di Soverato superiore, dove Catia è nata e cresciuta e da lei molto amato, ma è sostenuta dall’intera comunità soveratese e da tutto il territorio della provincia di Catanzaro. Importante una partecipazione numerosa, che faccia comprendere alle autorità che un caso come quello di Catia non può e non deve cadere nell’oblio, perché non accada di nuovo, perché non accada mai più.
Teresa Pittelli
