Soverato, don Giorgio: “Ricordiamo i caduti, anche quelli che soffrono in vita (fotogallery)

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La giornata di commemorazione dei caduti inizia con una piccola sfilata della Banda U.Pacicca con  marce militari tra cui “Il Piave” diretta dal Maestro Luigi Tedesco per poi proseguire con la Messa Solenne tenuta da don Giorgio PascoloDon Giorgio nella sua omelia ha salutato l’amministrazione comunale nonché le forze dell’ordine ricordando che in questo giorno si ricordano tutti i caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale ma anche coloro che sono morti e continuano a morire in altre guerre “versando il loro sangue, mettendo al servizio per il bene di tutti la propria vita “ ha sottolineato don Giorgio.

“Bisogna ricordare anche i caduti nelle lunghe sofferenze che la vita ci pone davanti, anche quelli sono caduti, poiché combattenti in una lunga battaglia che può essere la malattia o un dramma del vivere”, ha ricordato don Pascolo. Presenti alla messa e alla cerimonia l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine tra le quali i carabinieri della Compagnia di Soverato, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, l’Associazione Nazionale Carabinieri e Volontari Carabinieri.

A conclusione della messa il corteo si è quindi diretto alla piazzetta dei Caduti dove è stata deposta una corona d’alloro in loro onore. Quest’anno anche il Quartiere Bonporto ha voluto dare il suo contributo offrendo le bandiere tricolore che incorniciano l’intera piazza. Ruolo importante, come da consuetudine, tocca al maggiore dei Volontari Carabinieri che impartisce le singole funzioni, spettanti in questo giorno, a ciascuna delle forze dell’ordine, tra cui lettura dei nomi, assegnata alla consigliera comunale Daniela Prunestì, e preghiera del soldato, recitata da Nicola La BiancaSolenni momenti accompagnati come vuole la tradizione anche dalla tromba al suono del “silenzio” del professore Domenico Cutruzzolà.

A  concludere la cerimonia è stato il sindaco Ernesto Alecci insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine. Alecci ha espresso un augurio di pace, sperando che l’elenco letto – e non solo questo – non vada ad aumentare. Saverio Sica, comandante della Compagnia Carabinieri, ha invece ricordato che molti sottovalutano il loro mestiere ma che i militari sentono il peso della divisa e delle stelline lì apposte, che loro indossano solo grazie al sacrificio dei valorosi predecessori. A conclusione l’inno di Mameli e lo scioglimento delle righe da parte del Maggiore dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Victoria Asturi

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