Un evento e una strada per ricordare Gianni Pitingolo. La proposta a una settimana dalla scomparsa del giornalista

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Gianni Pitingolo piccola
Gianni Pitingolo

A una settimana dalla scomparsa del giornalista e scrittore Gianni Pitingolo, l’Università delle Generazioni di Agnone del Molise, anche a nome dell’Istan – Istituto di Tanatologia di Badolato, ha inviato una lettera ai sindaci dei comuni di Soverato e di Isca sullo Ionio, al Capo Redattore dell’agenzia stampa Ansa di Catanzaro e al direttore del quotidiano Gazzetta del Sud, per chiedere di “esaminare la proposta di organizzare e realizzare, appena possibile o in occasione del primo anniversario, un evento che ricordi la figura umana e professionale di questo nostro valente e generoso amico e concittadino, scrittore, commercialista e giornalista di lungo corso che tanto ha amato questa nostra Terra”.

Come si ricorderà, Gianni Pitingolo era nato ad Isca sullo Ionio il 24 giugno 1931  ma  da oltre 60 anni risiedeva a Soverato dove è deceduto sabato 10 ottobre 2015. Decano nel giornalismo, da oltre 50 anni storico corrispondente della Gazzetta del Sud, collaborava da parecchio tempo pure con l’ANSA. Inoltre  è stato fondatore, editore e direttore dell’epico quindicinale “Sentiero Calabro” in tempi (anni sessanta-settanta) in cui non soltanto c’era una quasi assoluta carenza di testate territoriali ma le condizioni generali erano assai difficili nell’esprimere le proprie idee, nell’esporsi, imperando una litigiosa e vendicativa “partitocrazia”. I suoi veementi editoriali pubblicati 40-50 anni fa in difesa del comprensorio di Soverato e delle Serre Joniche sembrano scritti oggi ed erano così appassionati e, spesso, anche infuocati che risultano ancora attualissimi (bisogna dire “purtroppo” attualissimi, perché nel frattempo poco o niente pare sia cambiato in tale interzona, anzi in alcuni settori si è tornati indietro di tantissimo).

Amava davvero tanto la sua terra da riuscire (lui che era sempre indaffarato tra lavoro e nuove iniziative sociali) persino a trovare il tempo per scrivere e pubblicare alcuni libri, come, ad esempio, nel 1971 “La Cattolica di Stilo” (in collaborazione con Franco Taverniti), “Viaggio editoriale per i comuni della Calabria: Guardavalle”, “Soverato la perla dello Jonio” e il più recente (dicembre 2014) “Rimembranze di un ottuagenario” (recensito a livello nazionale). Ma la sua grande passione erano i pensieri e gli aforismi che, tratti dalla sua esperienza, formano la ricca raccolta “Riflessioni” da dare ancora alle stampe (ci penseranno sicuramente i figli Eugenio e Alberto). E chissà quanti altri inediti ci saranno tra le sue sudate carte! 

Le associazioni culturali “Università delle Generazioni” e “Istituto di Tanatologia” (che Gianni Pitingolo aveva concorso o fondare nell’aprile 1988 con alcuni amici della zona) si augurano che i Comuni di Isca e Soverato vogliano intitolare a Gianni Pitingolo un significativo e rappresentativo spazio urbano (via, piazza, struttura, ecc.) e che intanto, assieme all’ANSA, alla Gazzetta del Sud e ad altri enti, associazioni e presenze sociali giungano a realizzare un importante evento pubblico sulla figura, la forte personalità, le opere, le molteplici attività e la ricca eredità sociale di questo irripetibile personaggio quale è stato Pitingolo, grande e affabile comunicatore anche nei rapporti quotidiani interpersonali e comunitari. Infatti verrà ricordato per la sua bontà e generosità, non soltanto per le sue memorabili lotte per la Calabria e, in particolare, per il comprensorio di Soverato. Molti lo hanno riconosciuto pubblicamente con gratitudine e continuano a ricordarlo come “maestro di vita” e “maestro di calabresità”.
Domenico Lanciano

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