Waterfront: presunti vizi, possibile ricorso al Tar e accesso agli atti “ostacolato”. Il j’accuse di Moraca

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Giulio Moraca

Il consiglio comunale del 30 settembre 2015 passerà alla storia di Soverato come uno dei peggiori spettacoli che la politica locale abbia mai messo in scena: uno spettacolo a dir poco disdicevole. E per questo dovremmo provare vergogna tutti i consiglieri comunali.  Un consiglio comunale straordinario trasformato in un consiglio comunale aperto, con diritto di intervento e critica per il pubblico presente, in cui si è discusso in modo sgarbato e offensivo per la maggior parte del tempo su argomenti inesistenti all’ordine del giorno, e si è dovuto assistere praticamente in silenzio al tifo da corrida imbastito da una claque di disturbatori nel pubblico. Metodi di pressione indebita sulla minoranza comunale che, in tutta onestà, lasciano sbigottiti per la gravissima ferita apportata alla dignità ed al ruolo dell’Istituzione locale.

Il tutto con buona pace del Presidente del consiglio, a quanto pare ancora all’oscuro del proprio ruolo istituzionale di garanzia, il quale non ha ritenuto di rispettare l’ordine dei lavori che lui stesso aveva dato, consentendo la bagarre andata in scena per la quale, tra l’altro, il consigliere di minoranza Francesco Severino è stato costretto ad abbandonare l’aula: tutte le volte che lo stesso avviava il proprio intervento, con la personale passione che lo caratterizza, al pubblico presente veniva permesso di manifestare il proprio “legittimo” dissenso, interrompendo e ostacolando l’intervento del consigliere. E tutto ciò per cosa? Per impedire la doverosa critica politica avviata dai consiglieri di minoranza nei confronti della maggioranza? Una critica politica che ha inteso stigmatizzare l’opportunità della nomina, per l’appalto del “waterfront”, del supporto al rup? Oppure la critica sull’opportunità e legittimità dell’uso degli incolpevoli agenti di polizia locale e dell’autovettura di servizio per andare ad accogliere all’aeroporto di Crotone, a spese dei cittadini anziché del finanziamento europeo, un componente della commissione di gara per il waterfront?

E se poi si apprende che ben due giorni prima del consiglio comunale (circostanza di cui non si è data informazione nella seduta) è pervenuta denuncia di vizi formali e sostanziali del procedimento di aggiudicazione provvisoria dei lavori, con preavviso di ricorso al Tar, da parte di una partecipante alla gara che, ove accertati, potrebbero condurre all’annullamento dell’aggiudicazione provvisoria medesima? E se poi considerassimo che di questa denuncia non si è data notizia e la stessa è rimasta senza seguito alcuno, a oggi ancora omettendosi di convocare la commissione di gara per l’istruttoria del caso? Forse esiste qualche motivo per non doversi procedere all’istruttoria? Dobbiamo fare in modo che i ritardi e le omissioni, già evidenti, debbano compromettere irrimediabilmente la possibilità di riqualificare il nostro fronte mare con la revoca del finanziamento? E se aggiungessimo che si è tentato illegittimamente di differire il diritto di controllo degli atti ai consiglieri di minoranza, mediante pretestuosi e ingiustificati rinvii, rendendosi necessario l’intervento delle forze dell’ordine? E’ per tutto questo che i consiglieri di maggioranza si sono sentiti offesi, per queste “gravi” considerazioni della minoranza che con un atto di “lesa maestà” (così pare voglia ritenerlo la maggioranza) si è “permessa” di occuparsi dell’operato dell’amministrazione. Quando poi la stampa e le tv non supportano l’azione amministrava e politica della maggioranza, ovviamente si parla di supporto compiacente ed interessato” nei confronti della minoranza. 

Cari concittadini, obiettivamente qualcosa nella gestione Cambiamenti non va: in disparte la consueta visione giocosa e fanciullesca della politica e dell’amministrazione, nello specifico è mancata in assoluto la trasparenza degli atti e delle azioni; è mancata l’informazione e la comunicazione; è mancato il rispetto delle regole della dialettica politica. E tutto ciò non può che essere rilevato dall’attuale opposizione, chiamata a svolgere quel ruolo di garanzia e di controllo che le appartiene. Quanto ai toni, quelli da stadio lasciamoli fuori dal palazzo di città. E a voi, cari colleghi consiglieri, dico soltanto: siamo seri. Lavoriamo per l’interesse di Soverato, facendo della trasparenza e della legalità i punti cardine dell’agire amministravo, ciascuno nel rispetto delle prerogative che la legge attribuisce. Soverato e i suoi cittadini meritano di più.

*Giulio Moraca

Capogruppo PD-Oltre

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