Accoglienza profughi, mons. Bertolone invita le parrocchie a dare disponibilità. Don Michele (Satriano marina): “Noi ci siamo”

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A sinistra, Don MIchele Fontana accanto a mons. Vincenzo Bertolone

Lettera mons Bertolone su accoglienza profughiLa Parrocchia Santa Maria della Pace di Satriano Marina ospiterà una famiglia (o singole persone) di profughi o rifugiati, rispondendo tra le prime all’appello lanciato da Monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace e presidente della Conferenza episcopale calabrese, che ieri ha chiesto accoglienza e aiuto concreto a tutte le parrocchie della diocesi in una lettera chiara e accorata (a fianco l’originale della lettera), che non si nasconde dietro linguaggi burocratici o di circostanza, ma mette la diocesi realmente a disposizione di chi ha bisogno di umanità e ospitalità, come chiesto dal Papa.

Rispondendo in maniera autentica all’appello del Santo Padre, mons. Bertolone ha invitato le comunità cristiane a “concreti gesti di accoglienza nei confronti dei nostri fratelli e sorelle che fuggono dai loro paesi in guerra per cercare asilo e possibilità di sopravvivenza”. Un appello che per Bertolone “non può lasciarci indifferenti”. Anzi. “Nella nostra diocesi vogliamo rispondere con generosità ed entusiasmo, programmando insieme interventi adeguati ed efficaci per dare risposta a persone e famiglie rifugiate. Chiedo pertanto tutta la vostra collaborazione che sono certo sarà generosa. In attesa di definire meglio questo piano che si inserisce perfettamente nel giubileo della Misericordia, vi chiedo di indicarmi la vostra disponibilità a offrire accoglienza a rifugiati, richiedenti asilo e profughi”, scrive Bertolone. “Di conseguenza vi chiedo di cominciare a individuare nelle vostre parrocchie le famiglie o persone disponibili ad adottare in qualche modo famiglie o persone straniere; le case strutture immediatamente disponibili, di proprietà parrocchiale/ecclesiale o appartenenti a privati”, continua l’arcivescovo, chiedendo anche di valutare “risorse materiali o umane (anche con competenze specifiche come medici, legali ecc.), idee e proposte di qualsiasi genere destinate a gestire questa emergenza ormai di dimensioni bibliche”.

L’insieme delle risposte che arriverà dalle parrocchie servirà a elaborare, nelle prossime ore, il piano di intervento che la diocesi sta stilando d’accordo con la Caritas diocesana e la Cei. La richiesta è urgente, come si evince dall’invito ai parroci a rispondere entro il 20 settembre, dunque nel giro di una settimana, dandone comunicazione ai fedeli nelle omelie di ieri e di questi giorni. E don Michele Fontana, parroco di S. Maria della Pace a Satriano Marina, annuncia già la disponibilità della sua parrocchia. Dopo averne dato annuncio ieri durante le messe, don Michele stamattina è stato raggiunto da decine di messaggi di disponibilità. “Per l’accoglienza stiamo vagliando la possibilità di un locale messo a disposizione o affittato a costi per noi sostenibili da privati, altrimenti c’è anche l’ipotesi dell’ospitalità in canonica, nell’appartamento sopra il mio”, dice risoluto il giovane parroco che in pochi anni ha trasformato la sua parrocchia in un centro senza eguali di aggregazione e cristianità in Laganosa, quartiere in crescita dove le occasioni di svago e socialità non sono molte.

“Chi si sente di offrire la propria disponibilità, in qualunque modo, è pregato di leggere la lettera e farmi avere personalmente la propria adesione, indicando anche quale tipo di supporto può dare”, aggiunge don Michele, che ha postato sui seguitissimi profili social (suo e della parrocchia) questo messaggio. Nel frattempo, don Piero Puglisi, presidente dell’associazione Città solidale di Catanzaro e don Dino Piraino, direttore della Caritas, incontreranno il prefetto di Catanzaro per definire una strategia a livello diocesano. “La priorità non è solo l’alloggio ma anche l’integrazione sociale e culturale con la nostra comunità”, aggiunge don Michele, che sa di poter contare su risorse e professionalità già rodate in questi anni di missione pastorale sul territorio. Un territorio forse povero, ma certo generoso e tutt’altro che indifferente, che sulle orme del proprio parroco saprà rispondere ora “eccomi” a chi ha bisogno dell’aiuto di tutti.

Teresa Pittelli

 

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