La materia delle questioni che incidono in modo rilevante sulla predisposizione del documento di programmazione finanziaria che è stato approvato dal consiglio comunale è stata già ampiamente esaminata e discussa a fine luglio, quando sono stati approvati il piano finanziario relativo al servizio di raccolta dei rifiuti, le tariffe tari, tasi, Imu e Ipef, il piano delle alienazioni immobiliari e quello triennale delle opere pubbliche. Inoltre, è stata data ampia considerazione e rilievo alle ulteriori riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato e dei sempre più pressanti vincoli imposti dalla normativa del cosiddetto patto di stabilità interno e da ultimo alla nuova normativa in materia di contabilità. Gli aspetti strutturali sostanziali del bilancio sono stati, pertanto, ampiamente esposti e posti in discussione per cui i dati tecnici, altro non sono che la conseguenza matematica di quanto in precedenza esaminato e deliberato.
Aggiungo che nella formulazioni della proposta di bilancio si è dovuto tenere conto del ripiano del disavanzo conseguente all’operazione di riaccertamento straordinario di residui. Risulta, quindi, un forzato ulteriore appesantimento, una zavorra ostativa all’azione di questa amministrazione di cui deve, comunque, farsi carico responsabilmente. Sarebbe auspicabile che ogni forza politica desse il proprio contributo a prescindere dalle appartenenze e dalla responsabilità della difficile situazione che ora ci troviamo ad affrontare. Appare, comunque, evidente che il bilancio proposto per i ridottissimi margini di manovra assume un carattere prevalentemente tecnico, essendo proiettato principalmente a predisporre quanto necessario in ordine agli squilibri economico-finanziari che al giorno d’oggi non possono non essere considerati, anche se non scontati. Le difficili condizioni in cui versano tutti gli enti locali portano oggi spesso, come è noto, a porsi dinanzi alla “quadratura del cerchio”. Comunque è importante raggiungere l’obiettivo operativo della prosecuzione dell’amministrazione e gestione comunale, con ogni impegno per superare le pur enormi difficoltà. Il che si riscontra negli atti proposti riguardati nei loro aspetti sostanziali che vanno depurati dalle eventuali censure di carattere formale e pretestuoso, discendenti anche da forzate e ineludibili carenze burocratiche nella considerazione delle ristrettezze di organico e della complessità delle pratiche pregresse cui si è dovuto e si deve far fronte giornalmente.
Per questo, pur nelle limitazioni e ristrettezze in cui ci siamo venuti a trovare, ritengo che portare all’approvazione del Consiglio un bilancio i cui conti quadrano sia motivo di soddisfazione. Dagli atti tutti del Comune emerge il massimo interessamento della sottoscritta e della’amministrazione, con attività di controllo e propulsione sugli uffici e sull’esterno. Questo è avvenuto in particolare nell’ultimo travagliato periodo estivo, senza che alla sottoscritta e all’amministrazione possa computarsi alcuna censura o responsabilità. E pertanto questa’amministrazione attiva, non certo aliena dal considerare tutte le eventuali osservazioni e i rilievi, sta lavorando per ottenere migliori risultati gestionali (soprattutto con riferimento alle pratiche non regolari e ai pregressi contenziosi). Ci troviamo di fronte a un parere favorevole redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello statuto dell’ente, del regolamento di contabilità, nel rispetto del Patto di Stabilità interno, e perciò senza alcuna polemica ma con estrema chiarezza lo diciamo perché tutta la collettività sappia e possa apprezzare.
Concetta Stanizzi, sindaco di Stalettì