*Dopo aver letto il contenuto del movimento “Satrianamente” ci viene da riflettere come, pur essendo la
democrazia il bene più assoluto di fronte ai regimi autoritari, tuttavia noi crediamo che a tutto ci debba
essere un limite, una correttezza e una serietà che dovrebbero contraddistinguere il senso democratico
della verità, specie nei giovani, speranza del domani! Ora, la sera del 20 agosto u.s., voler passare da aggressori ad aggrediti, campioni di fischietto, agitatori di popolo, protagonisti di una vergognosa canea nei confronti del sindaco Drosi e dell’assessore Basile che pacificamente uscivano dalla lussuosa struttura dell’Ex asilo Infantile, abbandonata da decenni e preparata appositamente in favore dei giovani, e voler poi recitare abilmente la parte delle vittime di “minacce ed insulti”, significa sovvertire la realtà in modo delittuoso e blasfemo!
D’altra parte questo è il compito dei provocatori: buttare il sasso e nascondere la mano,
aggredire con mestiere e poi se qualcuno prova legittimamente a difendersi con un minimo di umana
reazione, accusare con cinismo e falsità gli “aggrediti” di essere “poco adeguati” o addirittura
“repressori”… Che sfacciate bugie: chi scrive era presente ed ha visto tutto. Giovani, ma cosa credete che in democrazia tutto sia concesso? Per esempio intrufolarsi in una manifestazione culturale guidati da un capopopolo, che dimenticandosi di essere giornalista, munito di cinepresa, riprendeva in faccia con toni di sfida, chiunque gli interessava? Tentare un volantinaggio, in tempo e luogo sbagliato, sfidando il capo dei vigili Battaglia e costringendolo a intervenire tempestivamente e doverosamente per la tutela dell’ordine pubblico? Ma forse, osservando chi vi guidava, il fine era una altro, dietro il comodo paravento del gazebo: screditare il sindaco nella presentazione del suo libro sul Riformismo Italiano di fronte ai cittadini del circondario e oltre.
Chi ha perpetrato ciò non sappiamo se ha calcolato il rischio di cosa può succedere quando
proditoriamente e ad arte si esacerbano gli animi. E’ ridicolo parlare di legittimità nell’utilizzo della struttura, dove si è detto ancora una volta clamorosamente il falso. Basta andare al protocollo del Comune e
si può rinvenire una precisa richiesta della struttura, anche se ciò è un di più, poiché l’evento culturale era
stato inserito, a suo tempo, nel programma delle manifestazioni estive che l’amministrazione comunale
ha emanato in anticipo in collaborazione col Gal di Chiaravalle. Non ci sembra nemmeno che il tecnico comunale, funzionario capace e preparato, nell’incontro al Comune abbia potuto smentire gli amministratori, posto che ogni autorizzazione di questo tipo viene concessa dallo stesso. Per quanto riguarda l’abusivismo, nessun tono da inquisizione e non è affatto grottesco quando il sindaco afferma che negli anni passati in Satriano, considerata l’angustia delle vecchie case, chiunque ha commesso un abuso edilizio, grande o piccolo che sia, tanto è vero che vi fu per legge una sanatoria generale.
Parlare di abusivismo non è opportuno per nessuno, poiché a questo punto, ci affidiamo ad una
massima evangelica: ”Ipocrita, perché osservi la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello, mentre non ti accorgi
della trave che hai nel tuo occhio…” e questa massima, in coscienza dovrebbe essere osservata da chi crede e da chi non crede se non altro per senso di giustizia. Ricordate giovani, che speriamo ci leggerete, che gli amministratori comunali, il Sindaco in testa, stanno quotidianamente sulla breccia e sulla graticola, lavorando con abnegazione, in mezzo a mille difficoltà, in favore e per amore del popolo, mettendo spesso da parte la famiglia e la vita privata. Il lunghissimo comizio del Sindaco di piazza Monumento nel quale ha spiegato analiticamente e cronologicamente, in lungo ed in largo, la cronistoria delle costose e utilissime opere realizzate nel nostro territorio, che veniva da dieci anni di oscurantismo, quando tutti voi, o chi vi governa, stavate tutti “in sonno”, non vi ha scalfito minimamente, quelle parole sono piombate sulla vostra testa dura e prevenuta, ma sono volate via e non sono entrate nelle vostre menti “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Non avete creduto nemmeno nelle opere realizzate specie quelle in vostro favore. E voi continuate a parlare stancamente di un gazebo mostro, che tra poco non ci sarà più! Intanto, invitiamo però, l’amministrazione comunale di dotarsi di uno specifico regolamento che individui subito la tipologia e la localizzazione di eventuali gazebo da autorizzare a ogni specifica e legittima richiesta, che abbia poi nella concessione tutti i crismi della regolarità, poiché Satriano, non può costituire come sempre “la Capitale delle gelosie e dei veti incrociati e retrogradi”. Noi che stiamo invecchiando e pensiamo con nostalgia alla nostra passata gioventù, abbiamo per voi grande considerazione solo per il fatto di essere giovani inesperti e crediamo pure che, nonostante tutto, voi siete la continuazione della vita e la speranza del domani, quando noi forse non ci saremo più. Attenzione però, se non ragionate con la vostra testa, se non cercate il dialogo ed il confronto sui temi di pubblico interesse suggerendo idee e proposte per la risoluzione dei problemi, noi crediamo che non andrete lontano: vi scioglierete come neve al sole. L’azione politica non si esaurisce in un fuoco di paglia di uno scorcio di mezza estate, ma si costruisce con continuità, passione, serietà, equilibrio, perseveranza e studio degli argomenti da affrontare. Finitela col gazebo, che per uccidere una mosca avete usato un cannone. Avanti dunque, vedremo cosa saprete fare. Il Pd, come sempre, continuerà a stare in campo insieme a tutte le altre forze che vorranno dare un contributo per il presente e il futuro di Satriano.
Franco Mercurio. Segretario di Circolo PD di Satriano