Trasformare gli eventi congressuali in uno strumento di promozione del territorio, questa deve essere stata l’idea dello staff di Torre S. Antonio quando ha invitato il gruppo di astrofisici provenienti da tutto il mondo presenti in questi giorni a Soverato per il Workshop In the footsteps of Galaxies.
L’incontro scientifico, organizzato dalla dott.ssa Felicia Ziparo e dal dott. Sean McGee dell’ Università di Birmingham, coinvolge alcuni degli studiosi dei più importanti osservatori di astronomia a livello internazionale. E i partecipanti sono stati invitati ieri sera al Resort “Torre S. Antonio” di S. Caterina (Cz) per una degustazione di prodotti calabresi.
La degustazione è stata caratterizzata dalla presenza esclusiva di prodotti a km 0 , tra gli altri le zeppole caterisane fritte al momento dalla signora Giusy Geracitano in tre inedite versioni: ‘nduja, erbe aromatiche e melanzane. All’iniziativa sono intervenute con i loro stand due associazioni culturali che operano sul territorio, Calabria terra di storie e Finestre sullo Ionio, che hanno proiettato alcuni video da loro realizzati per mostrare le potenzialità della zona. L’agriturismo “La Sena” ha contribuito ad arricchire con i suoi prodotti la vasta scelta gastronomica. “Usare la gastronomia come linguaggio internazionale è una scelta doverosa per due motivi: la scarsa conoscenza della cucina calabrese che non ha ancora il posto che merita nell’olimpo della cucina italiana, e poi il grande legame che ha la produzione autoctona con il suo territorio; un territorio dove molte famiglie ancora oggi producono autonomamente il loro fabbisogno alimentare”, spiega l’amministratore di Torre S.Antonio.
A seguire il professor Marino, coadiuvato da un addetto culturale, ha accompagnato gli ospiti in una visita guidata di Torre di S. Antonio, arricchendo la serata gastronomica con la spiegazione delle origini storiche del monumento, oggi adibito a struttura turistica ricettiva, e del suo inserimento nel contesto storico e territoriale della zona, nella quale su oltre 350 torri di avvistamento ne risultano oggi integre ed operanti poco più di ottanta. “L’iniziativa ha riscosso un grande interesse, in particolare tra i congressisti dell’estremo oriente – commenta ancora il titolare della struttura – lasciando intravedere un’ interessantissima prospettiva di sviluppo turistico ancora poco esplorata”.
(r.e.)