E’ previsto per domani alle 11.30 l’incontro tra Michele Drosi, primo cittadino di Satriano, e una rappresentanza dei giovani che hanno avviato una serie di iniziative di protesta – dalla pagina facebook Satrianamente con il “Manifesto dei cento” al volantinaggio – per esprimere dissenso rispetto alla struttura installata con l’autorizzazione del Comune dal bar in piazza Monumento. Un “dehor” che il gruppo di cittadini considera sia detupante per il paesaggio che irregolare per le dimensioni e che loro hanno ribattezzato “il mostro”. Normale dialettica tra amministratori che prendono decisioni e amministrati che hanno il diritto di criticarle, finita invece in un quasi-tafferuglio giovedì scorso, quando i ragazzi hanno atteso Drosi e i suoi assessori, con fischietti e striscione dalla scritta Giù le mani dalla piazza, al termine della presentazione del suo libro nell’ex convento in piazza Immacolata. Secondo il video girato dai contestatori, la reazione degli amministratori è stata quantomeno scomposta, se non violenta. Per l’amministrazione comunale, che ha risposto alle accuse con un comunicato stampa, sarebbero stati Drosi e l’assessore Teodoro Basile a essere presi di mira con “fischi, insulti e filmati fuori luogo”.
“Come si vede dal video gli unici a insultare, anche pesantemente, sono loro: restiamo sconcertati dal fatto che si permettano di parlare di filmati fuori luogo”, insistono i ragazzi della protesta, che saranno rappresentati all’incontro di domattina da Giuseppe Vitale, co-fondatore del movimento Satrianamente. “Il sindaco Drosi ama paragonare piazza Monumento a piazza Prefettura di Catanzaro dove sono stati installati due gazebo: ma mentre per noi il modello per la “Bicocca” deve essere quello delle più importanti agorà del Paese – ironizza il gruppo – il sindaco la compara a uno spazio riconvertito in parcheggio, attraversato da una strada carrabile e dunque più simile a un ampio marciapiede che a una piazza”.
Ma per Drosi si starebbe facendo molto rumore per nulla. “Non capisco perché alcuni cittadini, se davvero animati da impegno civico, stiano conducendo una guerra così aggressiva contro una struttura amovibile e temporanea, senza alzare lo sguardo né su tanti altri temi degni di riflessione, né sulle molte cose fatte per la comunità e la sua aggregazione, dal nuovo campo in erba sintetica al centro-laboratorio per giovani, dalla nuova palestra al teatro e alla scuola in fase di completamento”, commenta Drosi. “Il giorno stesso in cui ho ricevuto la richiesta di incontro ho immediatamente convocato i rappresenti della contestazione, perché sono sempre disponibile al dialogo, purché civile e costruttivo”, incalza il sindaco. Si riuscirà domani a trovare una sintesi tra le due posizioni contrastanti e soprattutto a ritrovare la serenità del dialogo? Lo sapremo tra breve.
Teresa Pittelli