Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro, nell’ambito di un’attività di indagine svolta unitamente al Nisa (Nucleo Investigativo Sanità ed Ambiente della Procura di Catanzaro) finalizzata a contrastare i reati ai danni della P.A., sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo per un equivalente valore di circa 360 mila euro nei confronti di Pasqualino Ruberto, già presidente, durante l’amministrazione Scopelliti, della Fondazione Calabria Etica, ente in house della Regione Calabria, poiché indagato per i reati di abuso di ufficio e peculato. In sintesi, Ruberto, attuale consigliere comunale di minoranza del Comune di Lamezia Terme, avrebbe per fini clientelari, nei giorni precedenti le elezioni per il Consiglio Regionale della Calabria e del Consiglio Comunale di Lamezia Terme dello scorso anno, assunto 251 persone nella predetta fondazione (fra le quali anche persone a lui legate da vincoli di parentela e/o amicizia) mediante l’espletamento di procedure non trasparenti. In più secondo gli inquirenti Ruberto avrebbe distratto dei fondi, assegnati alla Fondazione per lo sviluppo di progetti, utilizzandoli per pagare le assunzioni. Contestualmente gli uomini del Nucleo investigativo dell’Arma stanno procedendo alla notifica dell’informazione sul diritto di difesa e comunicazione della nomina del difensore di ufficio a Vincenzo Caserta, residente a Catanzaro, già dirigente generale del Dipartimento Regione Calabria “Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali” e attuale dirigente di settore, anch’egli indagato per abuso d’ufficio per non aver esercitato alcun controllo e vigilanza nei confronti della fondazione Calabria Etica soprattutto in relazione alle ipotesi delittuose perpetrate attribuite a Ruberto.
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