Disastro raccolta rifiuti: il Comune tenta di correre ai ripari con una soluzione tampone che riesca a far svoltare almeno l’estate alla città. E’ stata di recente pubblicata nell’albo pretorio, infatti, l’ordinanza urgente del sindaco, Ernesto Alecci, che ordina lo stoccaggio dei rifiuti in appositi cassoni scarrabili in località Caldarello, in attesa di essere conferiti negli impianti regionali. Un escamotage per togliere un po’ di rifiuti dalla strada, nonostante le difficoltà e le file per conferirli sia ad Alli che altrove. Nell’ordinanza il sindaco fa riferimento ai “copiosi rapporti della polizia locale” dai quali risulta “la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani e lo stato di lordura delle strade cittadine”. Solo che l’inadempienza del servizio viene attribuita dal sindaco non alla mancata raccolta differenziata, come invece sostiene ieri questo articolo, ma “al disservizio del sistema di smaltimento regionale, con il prolungarsi di tempi lunghi di attesa negli impianti autorizzati”.
Il sindaco ammette l’esistenza di “percolato dovuto all’immondizia che stracolma dai cassonetti stanzionando per lungo tempo e degradandosi”, e “l’aumento dei rischi per l’igiene e la sicurezza pubblica, facilitando l’abbandono indiscriminato di immondizia o la commistione di rifiuti anche pericolosi”. Una situazione che l’ordinanza stessa definisce “di eccezionale e urgente necessità di tutela della salute”, tale da giustificare “il ricorso a forme speciali di gestione dei rifiuti, e atteso che – afferma sempre il sindaco – nelle more dell’esecuzione non si ravvisano ulteriori strumenti giuridici né possibili adeguate soluzioni organizzative per far fronte all’eccezionale situazione venutasi a determinare”. Cittadini e osservatori, stando anche alle decine di commenti ricevuti a seguito all’articolo di ieri, direbbero piuttosto che la soluzione delle soluzioni – cioè la raccolta differenziata porta a porta – è da anni accuratamente evitata da chi di competenza.
(tp)
