Elezioni, la lunga notte delle trattative: quando gli accordi sostituiscono le idee

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E alla fine gli inciuci si sono fatti. La notte è stata lunga, come previsto. E per gli ingenui che avevano creduto davvero ad alleanze tutto sommato coerenti con un’idea, anche vaga, di sinistra e di destra, il risveglio questa mattina è stato davvero hard. Tra qualche minuto saranno consegnate in Comune le due liste mancanti all’appello (i Pensionati come anticipato l’hanno già consegnata ieri), e presenterebbero davvero novità difficili da credere, se non si fosse ormai alla frutta quanto a principi, ideali e progetti.

Il Pd si è alla fine alleato con il movimento “Oltre” e con l’Ncd, tanto per non smentire il deja vu dello scorso anno. Proprio all’ultimo istante resta fuori un nome della società civile e del mondo del volontariato proposto inizialmente a sindaco come il medico Giuseppe Pipicelliche cede il passo al candidato di Oltre Giulio Moraca alla poltrona di primo cittadino. Dentro la lista anche Salvatore Riccio (“non potevo lasciare solo l’amico Giulio”, ha commentato a caldo), Vittorio Sica, Antonio Rattà, il segretario del circolo Pd Francesco Severino e persino la commissaria cittadina di Fratelli d’Italia Katya Urzino. Tra le new entry dell’ultimo minuto in quota “rosa” anche nomi nuovi e d’impatto come quello dell’avvocato Rita Staiano. Destra-destra e sinistra insieme, dunque. In nome di che cosa? Del consenso elettorale o di programmi e idee improvvisamente e stranamente convergenti?

Ma anche “Cambiamenti” che candida a sindaco Ernesto Alecci in nottata avrebbe pensato bene di allargare la sua compagine. Tra i cosiddetti “cambiamenti” nomi non certo nuovi come Emanuele Amoruso, già assessore nella giunta Pdl-Udc. A sorpresa in lista si candida anche Silvia Vono, fino a pochi giorni fa protagonista del tavolo democratico del Pd, e persino Francesco Rotondo, impegnato fino a ieri sera nel Partito democratico. Fa parte della compagine, infine, Daniela Prunestì, lo scorso anno candidata con Semplicemente Soverato. Un tutti con tutti o meglio un tutti contro tutti, insomma, che non fa ben sperare per la reale capacità di rinnovamento, strategia e stabilità politica dei quali la città ha disperatamente bisogno. Meno di due ore e si saprà nero su bianco se le indiscrezioni, e le relative preoccupazioni sul futuro di Soverato, saranno confermate.