Il grandissimo tenore Josè Carreras, icona vivente della musica lirica internazionale, maestro osannato da cinquant’anni in tutti i più importanti teatri del mondo, stamattina nella conferenza stampa tenuta alla vigilia della sua esibizione al parco Scolacium di Borgia per Armonied’Arte Festival ha risposto volentieri alle molte domande e curiosità delle tante testate presenti. Esile ma indomito, con lo sguardo acceso e brillante del grande artista ancora emozionato di andare in scena su un nuovo palco, Carreras ha risposto a una domanda dell’Esuberante.it parlando da “uomo del Sud”. “Anche io, nato a Barcellona, faccio parte come voi e come i greci dell’Europa del Mediterraneo. Una terra del sud che può riscattarsi dalle difficoltà economiche e politiche, può dire ancora la sua sullo scacchiere mondiale grazie alla grande cultura che può e deve esprimere: non c’è posto al mondo come il bacino del Mediterraneo – ha osservato Carreras – che abbia offerto tanto all’umanità”. Un unicum culturale, artistico e geografico ben incarnato dall’esibizione di domani del grande tenore spagnolo, campione del repertorio verdiano e pucciniano, in uno dei luoghi più affascinanti della Magna Graecia, il parco Scolacium di Borgia.
Uno scenario nuovo per il tenore, che lui già ha mostrato di apprezzare tantissimo. “Sono felice di essere domani in un posto tanto significativo all’interno di un festival di assoluto prestigio, spero di trasmettere la nostra passione per la musica – ha detto il Maestro – e complimenti per quello che fate”. Carreras era stato introdotto da un’emozionata Chiara Giordano, ideatrice e direttrice del festival, che per prima aveva indicato “questa terra del sud come grande narratrice di arte”. Apprezzamento per Armonied’Arte è arrivato da Luigi Colella, in rappresentanza di Italia Festival (l’associazione che riunisce i più importanti festival italiani), che si è detto “onorato di essere qui”, definendo la location di Scolacium “all’altezza delle Terme di Caracalla romane o del tetto del Duomo a MIlano dove il Maestro si è esibito”. Carreras si è anche soffermato sull’appeal della musica lirica oggi sul pubblico e sui giovani, ricordando che – anche se il mercato e i decisori politici sembrano andare in un’altra direzione – occorrerebbe investire economie e più tempo nel coltivare i giovani talenti e nell’avvicinare la musica lirica ai giovani. Alla fine della conferenza il Maestro orafo Gerardo Sacco ha consegnato a Carreras una sua creazione esclusiva come riconoscimento alla sua immensa carriera che onora questa terra e le sue gloriose ascendenze, tanto decantate nell’arte dell’orafo crotonese.
Teresa Pittelli