Stalettì, minoranza all’attacco: “No ai lavori sull’area Caminia/Panajia”

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2033
Caminia di Stalettì

carta dei vincoli (1)EGR. Direttore, mi preme segnalarle che l’area di Caminia  / Panajia, intendendo con essa  quella porzione di  terreno ricompresa tra la ferrovia e la ex strada statale 106  (dal 2001 strada comunale)  è soggetta nel PRG comunale di Stalettì (Cz) a innumerevoli vincoli  di tutela ambientale, paesistica  geomorfologica e archeologica. L’esposto-denuncia  dei consiglieri di minoranza non è frutto di visioni immaginarie, ma trova riscontro nella realtà documentale e cartografica  del Comune di staletti, del ministero dell’Ambiente e di quello dei Beni culturali.

Solo ora, e dopo aver chiesto invano la documentazione  da parte del Comune, apprendiamo dal suo giornale che  l’intervento che noi riteniamo abusivo, prodotto in Caminia/Panajia, ha avuto l’elogio da parte della sovrintendenza archeologica. Forse  in  questa Calabria  può accadere di tutto. Fossi  nella vesti del sindaco  non mi  rallegrerei  per cosi poco, attendiamo  lo sviluppo  delle indagini giudiziarie  per cantar vittoria. Non è  un’ invenzione  della minoranza , se ci sono come ci sono i vincoli. A tale scopo le allegherò una semplice documentazione cartografica, che forse non è stata messa disposizione  delle sovrintendenze calabresi (si veda foto in alto a sinistra). Noi non avremmo fatto quell’intervento di modificazione dei luoghi  assolutamente vietato dal prc comunale. Noi non siamo convinti che in un’area devastata  dall’abusivismo edilizio si aggiunge il Comune a fare nuovi lavori e precostituire le condizioni  per rendere l’area di Caminia/panajia  un’area commerciale  e di ristoro. Non mi invento io la Chiesetta di panajia  (reperto archeologico  censito nel prg comunale). Il nostro gruppo consiliare e chi vi parla è stato sindaco per dodici anni ed ha a cuore la valorizzazione del Comune  e dei beni culturali esistenti nel nostro piccolo paese.

Forse non sapete  che Stalettì è stato tra i primi Comuni a dotarsi di una carta dei vincoli, forse non conoscete le dinamiche urbanistiche e ambientali del territorio saccheggiato da manu dell’ uomo nei decenni 70/80. L’amministrazione degli anni ’90  ha prodotto un lavoro scientifico di rilevanti proporzioni per tracciare un percorso storico archeologico dei luoghi cassiodorei esistenti nel territorio comunale. Forse non tutti sanno che il primo piano di valorizzazione finanziato dalla regione Calabria per i beni culturali è stato a Stalettì negli anni ’90. Quell’esperienza è lontana dalla logica paninara che si vuole assegnare a Caminia/panajia. Noi abbiamo altra sensibilità e cultura del bene comune. Mi sembra doveroso  annunciarle  la battaglia politico amministrativa da noi condotta nasce non già da logiche strumentali, ma di una storia  politico-amministrativa chiara e volta alla tutela di un territorio devastato dalla logica egoistica di fare baracche da terzo mondo che offendono l’ambiente a la nostra  costa.

Benissimo il trenino e il servizio spiaggia, per una spiaggia pubblica e non degli abusivi. Benissimo l’organizzazione del traffico veicolare in area congestionata e difficile, però salvaguardiamo l’area  retrostante la ferrovia di Caminia e le aree  ambientalmente sensibili. Chi ha una cultura di governo pensa al bene comune, facendo l’amministratore e adottando gli strumenti di pianificazione. Piano strutturale comunale, piano spiaggia, per dare ordine al nostro tratto di costa. Quando ho ricoperto l’incarico di sindaco ha fatto il prg comunale, il piano dei vincoli, e tante opere pubbliche, fognature e sistemi  fognanti. Oggi non vi è traccia di un impegno concreto da parte di questa amministrazione. E’ drammatico constatare  il fallimento di questa amministrazione intenta  a curare l’ effimero. Noi poniamo questioni concrete: non dover spendere 25 mila euro a Caminia -Panajia per lavori che riteniamo abusivi mentre poi le fognature sgorgano cielo aperto, per il fatto che si sono rotte le pompe di sollevamento. Vi invito a partecipare al prossimo consiglio comunale dove la minoranza  pone questioni essenziali e la maggioranza non risponde e si alza e se ne va, come succede da  due anni. Egr. Direttore la Calabria ha bisogno di uomini e donne che discutono, che affrontano gli interessi generali  e si lasciano dietro le miserie di  altri tempi.

Gregorio Aversa, capogruppo di minoranza Comune di Stalettì (Cz)

 

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