EGR. Direttore, mi preme segnalarle che l’area di Caminia / Panajia, intendendo con essa quella porzione di terreno ricompresa tra la ferrovia e la ex strada statale 106 (dal 2001 strada comunale) è soggetta nel PRG comunale di Stalettì (Cz) a innumerevoli vincoli di tutela ambientale, paesistica geomorfologica e archeologica. L’esposto-denuncia dei consiglieri di minoranza non è frutto di visioni immaginarie, ma trova riscontro nella realtà documentale e cartografica del Comune di staletti, del ministero dell’Ambiente e di quello dei Beni culturali.
Solo ora, e dopo aver chiesto invano la documentazione da parte del Comune, apprendiamo dal suo giornale che l’intervento che noi riteniamo abusivo, prodotto in Caminia/Panajia, ha avuto l’elogio da parte della sovrintendenza archeologica. Forse in questa Calabria può accadere di tutto. Fossi nella vesti del sindaco non mi rallegrerei per cosi poco, attendiamo lo sviluppo delle indagini giudiziarie per cantar vittoria. Non è un’ invenzione della minoranza , se ci sono come ci sono i vincoli. A tale scopo le allegherò una semplice documentazione cartografica, che forse non è stata messa disposizione delle sovrintendenze calabresi (si veda foto in alto a sinistra). Noi non avremmo fatto quell’intervento di modificazione dei luoghi assolutamente vietato dal prc comunale. Noi non siamo convinti che in un’area devastata dall’abusivismo edilizio si aggiunge il Comune a fare nuovi lavori e precostituire le condizioni per rendere l’area di Caminia/panajia un’area commerciale e di ristoro. Non mi invento io la Chiesetta di panajia (reperto archeologico censito nel prg comunale). Il nostro gruppo consiliare e chi vi parla è stato sindaco per dodici anni ed ha a cuore la valorizzazione del Comune e dei beni culturali esistenti nel nostro piccolo paese.
Forse non sapete che Stalettì è stato tra i primi Comuni a dotarsi di una carta dei vincoli, forse non conoscete le dinamiche urbanistiche e ambientali del territorio saccheggiato da manu dell’ uomo nei decenni 70/80. L’amministrazione degli anni ’90 ha prodotto un lavoro scientifico di rilevanti proporzioni per tracciare un percorso storico archeologico dei luoghi cassiodorei esistenti nel territorio comunale. Forse non tutti sanno che il primo piano di valorizzazione finanziato dalla regione Calabria per i beni culturali è stato a Stalettì negli anni ’90. Quell’esperienza è lontana dalla logica paninara che si vuole assegnare a Caminia/panajia. Noi abbiamo altra sensibilità e cultura del bene comune. Mi sembra doveroso annunciarle la battaglia politico amministrativa da noi condotta nasce non già da logiche strumentali, ma di una storia politico-amministrativa chiara e volta alla tutela di un territorio devastato dalla logica egoistica di fare baracche da terzo mondo che offendono l’ambiente a la nostra costa.
Benissimo il trenino e il servizio spiaggia, per una spiaggia pubblica e non degli abusivi. Benissimo l’organizzazione del traffico veicolare in area congestionata e difficile, però salvaguardiamo l’area retrostante la ferrovia di Caminia e le aree ambientalmente sensibili. Chi ha una cultura di governo pensa al bene comune, facendo l’amministratore e adottando gli strumenti di pianificazione. Piano strutturale comunale, piano spiaggia, per dare ordine al nostro tratto di costa. Quando ho ricoperto l’incarico di sindaco ha fatto il prg comunale, il piano dei vincoli, e tante opere pubbliche, fognature e sistemi fognanti. Oggi non vi è traccia di un impegno concreto da parte di questa amministrazione. E’ drammatico constatare il fallimento di questa amministrazione intenta a curare l’ effimero. Noi poniamo questioni concrete: non dover spendere 25 mila euro a Caminia -Panajia per lavori che riteniamo abusivi mentre poi le fognature sgorgano cielo aperto, per il fatto che si sono rotte le pompe di sollevamento. Vi invito a partecipare al prossimo consiglio comunale dove la minoranza pone questioni essenziali e la maggioranza non risponde e si alza e se ne va, come succede da due anni. Egr. Direttore la Calabria ha bisogno di uomini e donne che discutono, che affrontano gli interessi generali e si lasciano dietro le miserie di altri tempi.
Gregorio Aversa, capogruppo di minoranza Comune di Stalettì (Cz)