Soverato e la Calabria piangono Pasquale Alcaro

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Si è spento questa mattina Pasquale Alcaro, mitico fondatore del reparto di pediatria di Soverato (Cz), marito, padre, uomo politico di grande spessore culturale e morale. Immenso è il dolore dei pediatri di famiglia del territorio, formati praticamente tutti da lui, che del suo lavoro di medico pediatra aveva fatto una missione fin dal ritorno in Calabria dopo la laurea.

Tra i padri nobili della rivista Medico e Bambino, dell’Associazione culturale pediatri Acp, del Movimento Pedalando Volare che ha governato per dieci anni la città di Soverato, innumerevoli sono state le sue battaglie progressiste a livello nazionale e territoriale per la salute dei bambini, da un lato, per un mondo più giusto ed equo, dall’altro. E’ molto difficile, se non indegnamente, tracciare un profilo del suo spessore di uomo, medico, pensatore, politico, delle sue celeberrime doti di umità e ironia che si esprimevano nelle sue fulminee e irresistibili battute in dialetto.

Tra i tanti “mattoni” che aveva posto per la salute infantile, il reparto dedicato alla fibrosi cistica che a Soverato è diventato punto di riferimento regionale per la cura di una malattia, in vertiginosa crescita tra gli adolescenti, destinati altrimenti alla solita emigrazione sanitaria. Ma anche i ragazzi e i giovani che non avevano bisogno delle sue cure mediche, per generazioni si sono serviti di un altro “fàrmacon” offerto gratuitamente da Pasquale: la sua passione per l’impegno civile, che trasmetteva a chiunque volesse ascoltarlo nelle tante occasioni e sedi di incontro e confronto pubblico create negli anni insieme ai suoi compagni di vita e battaglie.

Tra questi, Gianni Calabretta, già sindaco di Soverato, a lui vicinissimo da sempre (sua la foto in copertina, scattata durante l’insediamento del consiglio comunale del ’93 di Pedalando Volare ): “Grazie, Pasquale Alcaro. Severo e tollerante, utopista e pragmatico, curioso e riservato, disponibile e intransigente, umile eppure coltissimo. Le donne e gli uomini che hanno condiviso con lui l’esperienza politica”. Questo il suo saluto su Facebook.

Alla famiglia, alla moglie, ai figli, ai nipoti, ai tanti pediatri suoi allievi, ai suoi amici e compagni di lotte, a tutti noi che ne rimaniamo privati, condoglianze e un forte abbraccio, nella consapevolezza che le sue idee e il suo esempio continueranno a vivere nella comunità.

Teresa Pittelli

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