Movida, Alecci firma tre ordinanze anti-rumore. Ci vorrà la Scia per concertini e dj-set

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Dalle tre ordinanze anti-rumore notturno pubblicate ieri nell’albo pretorio del Comune di Soverato non si salva nessuno: nemmeno i giochi e i saltarelli, fino ai concertini in ristoranti e pub o ai concerti improvvisati che d’ora in poi saranno “abusivi”, passando ovviamente per le discoteche e i disco-bar principi della notte che giovani e meno giovani, residenti e turisti si preparano a vivere tra poche ore, essendo oggi un sabato di luglio, già pienamente estate. Una notte che nell’intento dei provvedimenti firmati dal sindaco, Ernesto Alecci, dovrebbe finalmente essere vissuta bene da tutti: dal popolo della notte che avrà la sua disco, i suoi divertimenti e la sua movida, anche se con precise regole e con meno rumore, e dai residenti e turisti che chiedono quiete e riposo.

Con la prima ordinanza il Comune detta l’orario, dalle 20 alle 00.30, per giostre, saltarelli e lunapark che sul lungomare e in altri punti della città. Tutte attrazioni che secondo il sindaco hanno suscitato “innumerevoli segnalazioni per disturbo della quiete pubblica e del riposo”, oltre che per l’inquinamento acustico. Il Comune parla chiaramente di “un’esigenza di ridurre il disagio”, pur volendo “tenere anche conto delle esigenze dell’utenza dei titolari delle strutture di svago”. Ecco quindi il compromesso salva-pace per tutti: da mezzanotte e mezza in poi stop al rumore delle giostre, compreso l’intrattenimento di vocalist, speaker e dj che da quell’ora dovranno osservare il silenzio. Pena il pagamento di multe salate da 516 fino a oltre 5 mila euro.

Stesse sanzioni si applicheranno a discoteche e locali notturni che non osservino le regole dettate in una seconda ordinanza: musica dalle 22 alle 4.30 con emissioni sonore ridimensionate secondo la normativa vigente; dalle 2 stop alla voce di dj e simili, alle 3 rumore contenuto entro i 50 decibel. Casse e altoparlarlanti, infine, vanno rivolti verso l’esterno e in modo da ridurre al minimo il frastuono per il vicinato. Per chi dovesse violare ripetutamente queste norme scatterà la sospensione dell’attività da 3 a 15 giorni. Alla polizia locale e alle forze dell’ordine, infine, il compito di vigilare. Ma l’ordinanza più interessante è la n. 65, quella che impone un forte giro di vite anche a concertini, cabaret, karaoke e intrattenimento con dj sia all’interno che all’esterno di ristoranti e altri esercizi pubblici che somministrano alimenti e bevande. Dopo la premessa sul valore socio-economico e turistico di queste attività, il Comune torna a sottolineare che però possono arrecare “disturbo alla quiete di residenti e turisti che abitano nelle aree interessate, principalmente nelle ore notturne”.

Soluzione: obbligo di presentare una “montagna” di carte un congruo tempo prima della data dello spettacolino (comunque almeno un giorno prima). In particolare andrà presentata una Scia (segnalazione certificata inizio attività), corredata da “documentazione di previsione impatto acustico”, relazione di un tecnico abilitato sui requisiti del locale di tipo impiantistico e strutturale, più una serie di altre certificazioni tra le quali Siae e Antimafia. Gli spettacolini dovranno inoltre essere a ingresso gratuito, non pubblicizzati, non comportare sovrapprezzo e tenersi negli stessi spazi della ristorazione, senza utilizzare palchi o pedane superiori a 80 centimetri. E’ vietata qualsiasi forma di piccolo intrattenimento occasionale: sarebbe “spettacolo abusivo” punito con il codice penale più 250 euro di multa. Stop a ogni musica in risto-pub e affini sul lungomare o nei lidi balneari dalle 4.30 in poi, dalle 2 in poi, invece, se si trovano nel centro abitato. C’è la chiusura del locale fino a sette giorni per chi reitera le violazioni.

Teresa Pittelli

 

1 COMMENT

  1. Io vorrei sapere dove sono le grandi associazioni giovanili che dicono di voler valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Soverato, quando i musicisti ricevono solo umiliazioni continue da anni.
    Sappiamo già che le discoteche non rispetteranno il divieto (come potrebbero se ci sono gli amministratori che frequentano?) e ovviamente i musicisti (quelli veri) ne prenderanno atto e abbandoneranno il territorio soveratese spostandosi in altre zone dove verranno apprezzati di più. Il detto “Nessuno è profeta in casa propria” è assolutamente vero.

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