Al via Mgff con Lambert e grandi star. Novità 2019 il primo Book Festival diretto da Andrea Di Consoli.

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Photo Antonio Raffaele

Gianvito Casadonte si accomoda al tavolo di presidenza del Complesso Monumentale S. Giovanni di Catanzaro, accanto al sindaco Sergio Abramo e all’assessore regionale alla cultura Maria Francesca Corigliano, ed è subito Magna Graecia Film Festival. Con le sue mega-star internazionali – quest’anno è la volta del mitico Christopher Lambert, accanto a importanti attori italiani dalla Isabella Ferrari a Valerio Mastandrea -, con i suoi supporter storici, dal maestro orafo Affidato alla gioielleria Megna, con la sua testarda politica di restare gratuito perchè “bisogna portare cultura cinematografica dove non altrimenti non arriverebbe“, come ha sottolineato in apertura Casadonte, patron e direttore del Festival delle opere prime arrivato alla sedicesima edizione in un crescendo di affetto del pubblico e visibilità nazionale e internazionale.

Casadonte ha ricordato l’importanza di programmare grazie all’accesso a finanziamenti certi. E ha ripercorso con un filo di commozione l’excursus del suo festival: dal “lenzuolo” usato a Soverato nel 2004 per proiettare i film della prima edizione all’exploit hollywoodiano degli ultimi anni. Exploit sostenuto dalla politica regionale, con la Corigliano che ha apprezzato anche l’attenzione alla lettura di questa edizione, e catanzarese, con Abramo a sottolinearne l’enorme valore di promozione dell’immagine della Calabria e del suo capoluogo in Italia e nel mondo. Senza dimenticare tutto l’indotto generato da questa promozione, come l’attuale set del film “Calibro 9” con Marco Bocci approdato in città.

Dal 27 luglio al 4 agosto, nell’area porto di Catanzaro lido, via a sette intense opere prime e seconde nell’edizione dedicata all’immenso Sergio Leone a trent’anni dalla scomparsa (L’Eroe di Cristiano Anania, L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca, Euforia di Valeria Golino, In viaggio con Adele di Paolo Capitani, Ride di Valerio Mastandrea, Drive me home di Simone Catania e Domani è un altro giorno di Simone Spada). La conduzione è affidagta a Carolina Di Domenico mentre la madrina è Euridice Evita Axen, appena premiata per l’interpretazione in Loro di Sorrentino e volto stranoto di tante fiction Rai e Mediaset.

Accanto a Casadonte, oltre alla politica che sostiene il progetto (presenti anche il vicesindaco Ivan Cardamone e l’assessore allo spettacolo Alessandra Lobello) la grande novità di quest’anno: Andrea Di Consoli, direttore artistico del Magna Graecia Book Festival, che lo ha definito “il primo e unico festival letterario dedicato al cinema e allo spettacolo”. Dal 28 luglio al 3 agosto, in varie location tra le quali la splendida baia di Caminia, Di Consoli, affiancato da quattro giornaliste (Donatella Soluri, Edwige Vitaliano, Chiara Fera e Teresa Pittelli, autrice di questo pezzo) farà conoscere al pubblico quattordici opere letterarie, e i relativi autori, legate al cinema e al mondo dello spettacolo.

“Sono libri e scrittori sia mainstream che di nicchia, un mix intrigante che è una grande scommessa per il pubblico calabrese”, ha spiegato Di Consoli, scrittore, critico letterario, autore Rai, giornalista collaboratore di molte testate tra le quali L’Unità e Sole24Ore. Tra gli autori raccontati da Di Consoli, che vedremo sul palco del festival, Toni Capuozzo con “La culla del terrore”, Francesca Reggiani (Sono italiana, ma voglio smettere), Andrea Purgatori (Quattro piccole ostriche), Leonardo Colombati col suo (Bruce Springsteeen – Come un killer sotto il sole), Chiara Francini (Un anno felice), Italo Moscati (Sergio Leone. Quando i fuorilegge diventano eroi), Claudia Riva e Massimo Poggini (Massimo Riva vive! La vita rock dello storico chitarrista di Vasco), Massimo Cotto (Rock Live), Barbara Tomasino (Groupie. Ragazze a perdere), Marco Bonini (Se ami qualcuno dillo), Fiamma Lussana (Cinema Educatore, l’Istituto Luce dal fascismo alla liberazione), Antonio Petrocelli (Peraspina Perapoma), Adriana Lopez (L’uomo, il teatro), Antioco Floris (Banditi a Orgosolo, Il film di Vittorio De Seta).

Di Consoli ha offerto alcune importanti riflessioni di politica culturale in Calabria. “Oggi il sindaco Abramo e l’assessore Corigliano mi sembrano voler remare sulla stessa barca nonostante le divergenze politiche: questa è una Calabria bellissima, che a volte si auto-rappresenta in maniera negativa ma invece può essere un faro di cultura”, ha osservato con entusiasmo il direttore del Mgff book festival. Che ha invitato anche gli investitori privati a seguire l’esempio del settore pubblico e puntare su grandi iniziative culturali come il Mgff, perché “anche se ancora non tutti l’hanno capito, un euro investito in questo settore ne restituisce dieci, perché migliora e sviluppa quello stesso contesto sociale in cui gli imprenditori operano”. Calabria patria di festival del cinema e ora anche letterari. E’ tempo di raccogliere i frutti di chi ha così laboriosamente seminato quando non ci credeva nessuno. E di cominciare a crederci tutti.

Teresa Pittelli

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