S. Elia (Cz): Don Pino, il prete di periferia amato dai ragazzi, oggi lancia la “Notte dei Santi”. Controcanto ad Halloween

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Don Pino con un piccolo oratoriano
La chiesa parrocchiale di S. Elia (Cz)

Da una piccola parrocchia calabrese parte la sfida della “Notte dei Santi” in alternativa ad Halloween. Una periferia a nord di Catanzaro un po’ dimenticata ma molto cara ai residenti, che cercano di far vivere il quartiere offrendo occasioni di inclusione sociale e crescita umana e culturale ai suoi bambini e ragazzi. Siamo a S. Elia, zona di passaggio tra il capoluogo calabrese e Pentone, anche per chi si avvia dal mare alle montagne della Sila. In prima fila in questa missione socio-educativa, indirizzata soprattutto ai giovani ma anche agli anziani a rischio emarginazione, c’è la parrocchia “Santa Maria Assunta” guidata da don Giuseppe Fiorenza, per tutti don Pino.

Circa tre mila anime residenti tra Catanzaro, Pentone e Gimigliano, guidate da don Pino che i fedeli descrivono come un sacerdote di profonda cultura e spiritualità, attento ai bisogni della comunità ma anche molto umile. Circa un anno fa sono iniziati i lavori per la casa canonica, un progetto che punta a costruire spazi oratoriali dove accogliere giovani, meno giovani e anziani, per creare momenti di condivisioni e contrastare fenomeni di emarginazione e disagio sociali. Un progetto magari ambizioso per una piccola comunità, che Don Pino porta avanti però con grinta, aiutato da un agguerrito esercito di collaboratori distribuiti tra Gruppo Caritas, catechisti e volontari. “Sono pochi i giovani che partecipano alla celebrazione eucaristica, ed è per questo che don Pino si sta impegnando tanto per raccogliere bambini e ragazzi. La messa del sabato, ad esempio, è dedicata a loro: l’omelia è adattata sugli schemi comunicativi dei giovani di oggi e contestualizzata sulla realtà che vivono”, spiegano i catechisti della parrocchia.

Pastorella di Fatima
Piccoli vestiti da santi

“Stasera alle 17.00 si terrà per il secondo anno consecutivo La notte dei Santi – Io scelgo la luce, un evento che nasce dal desiderio di offrire un’alternativa alla “festa di Halloween” intesa come fenomeno commerciale sempre più diffuso, vissuto con superficialità e in grado ormai di offuscare le tradizioni religiose e culturali del nostro paese, come pure del resto dei paesi europei. “Si è avvertita l’urgenza, durante i continui confronti con i bambini e i ragazzi durante la catechesi, di sensibilizzare le nuove generazioni sulla salvaguardia dei valori cristiani all’interno di una società ormai povera se non addirittura sterile non solo sul piano morale ma anche spirituale”, proseguono i catechisti. “Si cerca forzatamente di fare propri stornelli lontani da noi geograficamente e culturalmente, forse perché più accattivanti. Ma mentre si corre dietro a streghe e vampiri per accumulare dolciumi e scherzetti, rischiamo di perdere la consapevolezza delle nostre radici cristiane e della loro sacralità. La nostra identità cristiana si è costruita anche attraverso il sacrificio di martiri e operai di Cristo; attraverso la solennità della morte come rito di passaggio verso quella vita eterna da Lui promessa. Riappropriarci di questi valori significa – osservano i volontari – ridefinire la nostra identità di fedeli e portavoci di messaggi universali di amore e bene”.

Nelle intenzioni di don Pino e dei suoi collaboratori, insomma, l’evento ha l’obiettivo di far riscoprire ai bambini la bellezza e la forza dell’esercito di Cristo. I bambini parteciperanno vestiti da santi e angeli, sfileranno per le vie del quartiere allietando i residenti con i loro sorrisi e schiamazzi, scegliendo di essere divergenti dalla massa. Non mancheranno momenti di convivialità con canti, giochi e dolci. Per l’evento don Pino si è avvalso dell’aiuto dell’associazione culturale “Isegoria” che anche quest’anno si è impegnata per la realizzazione dell’evento e la riuscita del suo intento educativo. La festa si svolgerà nei locali del centro sociale del quartiere, in attesa che locali parrocchiali siano ultimati.

Teresa Pittelli

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