A poche ore dalla nomina della nuova giunta calabrese, che secondo il pezzo di Adriano Mollo sul Quotidiano di oggi potrebbe avvenire già questo pomeriggio, dopo un ultimo round del governatore Mario Oliverio con lo stato maggiore del Pd a Roma, nella rosa dei possibili assessori si è fatto anche il nome di Michele Drosi, sindaco di Satriano, numero 2 del Pd provinciale e coordinatore regionale Anci piccoli comuni. E se tra le personalità del territorio più accreditate – e con le maggiori chance di rientrare davvero in giunta – c’è il catanzarese Antonio Viscomi, professore di diritto del lavoro all’Università Magna Graecia che dal ruolo che aveva appena assunto di direttore generale alla Presidenza andrebbe a prendere il posto dell’assessore al lavoro e alle politiche sociali Carlo Guccione, il nome del sindaco di Satriano rientra comunque tra quelli ai quali Oliverio in questi giorni ha pensato.
Strenuo sostenitore di Oliverio già nella battaglia per le primarie, Drosi oltre a conoscere bene il territorio del catanzarese come primo cittadino al secondo mandato e coordinatore regionale Anci piccoli comuni ha anche di fatto svolto in questi mesi il ruolo di vicario alla guida della segreteria provinciale del partito, da quanto il presidente, Enzo Bruno, è diventato presidente della Provincia. Certo, per molti il bilancio dell’ultima tornata di elezioni amministrative a livello provinciale è tutt’altro che brillante, ma per Oliverio evidentemente contano di più la fedeltà dimostrata insieme al curriculum politico-amministrativo. Curriculum che comprende anche una lunga esperienza come dirigente Cia, la confederazione italiana agricoltori, quindi in un settore strategico per lo sviluppo regionale anche a livello europeo, nonché alcuni anni alla dirigenza dell’Afor e una corposa attività di pubblicista. Il nuovo libro che sta per dare alle stampe, Le nuove vie del riformismo, affronta il tema della sinistra di governo in Italia e in Calabria.
“Non smentisco i rumuor e anzi ringrazio per la stima chi mi ha segnalato. Se si ritiene che io debba dare il mio contributo in quel ruolo sarò disponibile, altrimenti potrò comunque offrire il mio impegno politico e amministrativo in altre forme”, commenta Drosi. Lasciando intendere che da assessore o meno, lui comunque in Regione è pronto a dire la sua.
Teresa Pittelli