Matite e giochi per sei piccoli ospiti bielorussi. L’appello del Glauco Beachclub di Soverato.

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Sono arrivati ieri pieni di curiosità e un po’ di stanchezza per il lungo viaggio. Vengono dalla Bielorussia, sono sei bimbi affetti da malattie oncologiche ai quali alcune settimane di svago, allegria e clima salubre fanno molto bene. Tanto da aver spinto l’associazione Il Sogno dei bambini onlus, presieduta da Margherita Saracino (responsabile del Progetto Speranza 2017) a trovar loro ospitalità al Glauco Beachclub, la storica struttura affacciata sul litorale a nord di Soverato. E così i bimbi bielorussi, che soggiorneranno fino a mercoledì prossimo nei bungalow messi a disposizione dal titolare Costantino Chiefari, hanno già familiarizzato con la sabbia, gli scogli e i bagni nell’acqua frizzantina del mare di fine maggio.

Il vitto è assicurato dal bar e dal ristorante del Glauco BeachClub, già in funzione da aprile. “Ringrazio alcuni amici, commercianti e imprenditori della zona, che già si sono attivati donando generi alimentari e abbigliamento per rendere più speciale la permanenza dei sei piccoli in questa settimana”, commenta Francesco Cento, gestore del bar-ristorante. “Ora vorremmo raccogliere album con matite e pennarelli colorati, giochi da fare al tavolo o in spiaggia e tutto quanto può rendere più lieto il loro soggiorno”, è l’appello di Cento rivolto a chiunque volesse contribuire, che siano privati, associazioni o commercianti, portando il materiale richiesto al Glauco BeachClub (info allo 096725533).

I sei bambini, tre bimbi e tre bimbe tra i sette e i nove anni di età, sono accompagnati dall’interprete Inna e dalla loro oncologa. Molti stanno rispondendo bene alle cure e sono in remissione. Nella giornata di ieri hanno indossato il costume, giocato con l’acqua e toccato con meraviglia un polipo portato da pescatori locali. “E’ la prima volta che vedono la sabbia, il mare, si vede che sono contenti di quest’esperienza che per loro è unica”, racconta Cento, ricordando i bambini, provenienti da piccoli villaggi della regione di Moghilof, vivono oltre alle difficoltà della malattia anche spesso situazioni di disagio socio-familiare, essendo quasi tutti provenienti da famiglie mono-parentali in cui c’è solo la mamma. “Mi hanno raccontato che nei lori villaggi non ci sono tutti i servizi a portata di mano, a cominciare dalla scuola: molti devono farsi anche 15-20 chilometri in bici per arrivarci”, continua Cento.

Prima di Soverato i bambini hanno già trascorso alcuni giorni a Vasto (Ch), apprezzando anche lì aria salubre, bellezze paesaggistiche e tanta accoglienza. E se in Abruzzo c’è stata una gara di solidarietà tra cittadini e associazioni, speriamo che Soverato non sia da meno, facendo sentire ai piccoli Masha, Karina, Ilya, Ignat, Vlad e Ksenia tutto il calore e la grande umanità della nostra terra.

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