Soverato, bagno di folla per Alessandro Di Battista che esalta il popolo a 5 stelle (intervista video).

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Bagno di folla al Bounty di Soverato (Cz), circa 6-700 persone di cui molte arrivate dal comprensorio, per la tappa soveratese del Costituzione Coast to coast tour di Alessandro Di Battista, parlamentare Five stars in tour sul suo scooter per sostenere le ragioni del “no” al referendum costituzionale di ottobre. Accompagnato dal senatore Nicola Morra, dai parlamentari Paolo Parentela, Dalila Nesci e Federica Dieni, dall’euro parlarmentare Laura Ferrara, e da una delegazione di amministratori pentastellati, Di Battista ha messo in chiaro senza mezzi termini che al referendum sulla riforma costituzionale da lui definita “schiforum”, referendum che si terrà in autunno, bisogna votare “no” per non finire come “la rana bollita lentamente senza neanche accorgersene”.

Tra gli intervenuti sul palco, ora vicina al Movimento tanto da aver ospitato Di Battista a casa sua, l’ex assessore comunale di Soverato in quota Idv Silvia Vono, che ha letto il nuovo articolo 70 della Costituzione oggetto del referendum, diventato secondo i 5Stelle “un coacervo incomprensibile di commi e rimandi per il cittadino”. Nel mirino dei seguaci di Beppe Grillo“la finta abolizione del senato che sopprimerà solo spazi di democrazia senza in realtà ridurre significativamente i costi della politica”. Di Battista ha invitato tutti ad “alzare la testa”, elencando gli slogan cari ai 5 Stelle che non hanno mancato di suscitare applausi e grida di entusiasmo, dal “popolo dei 5 stelle che quando si riunisce non fa preoccupare i carabinieri perché i ladri sono altrove”, al mitico “non cerchiamo vendetta solo giustizia”, agli strali contro Renzi che “caccia chi non è abbastanza allineato, mentre almeno Berlusconi cacciava solo i contrari”.

Alessandro Di Battista al BountyA braccarlo alla fine del suo intervento per un selfie, una stretta di mano, una pacca di incoraggiamento e ammirazione, un universo variopinto di anziani, trenta-quarantenni inneggianti e anche alcuni ventenni. Tra loro pure attivisti arrivati da Reggio Calabria. A unirli, un sentimento diffuso di rifiuto per la politica a tutti i livelli, e la fascinazione per la “diversità” dei 5 stelle. Come spiega la signora Assunta, sessantenne arrivata dal comprensorio e fan di Luigi Di Maio. “Sono ragazzi bravissimi, Di Maio rinuncia ai benefit e all’indennità di vicepresidente della Camera perché quello che dicono poi lo fanno davvero”, spiega la signora. “Ho sempre adorato Beppe Grillo fin da ragazzino, quando esclamava ve lo do io il Brasile! Sono un ex elettore di sinistra, li ho votati tutti da Rifondazione ai Verdi, ma nel tempo ho capito che fanno parte di un pentolone nel quale c’è sempre la stessa minestra, mentre il Movimento mostra coerenza e diversità ormai introvabili altrove”, commenta l’attivista pentastellato Salvatore Guzzi.

Assente all’incontro, per gran parte, la politica locale. E chissà se la nuova verve pentastellata, dopo le trionfali amministrative di primavera, l’impegno referendario e i bagni di folla del “Di Battista tour”, facciano ora da traino a una riorganizzazione del meet up in città. “Alla buona riuscita della serata hanno contribuito anche i meet up di Squillace, Decollatura, Serrastretta e Lamezia Terme. Gli organizzatori insieme al Bounty hanno anche messo a punto una cena solidale per destinare ai terremotati parte del ricavato, che è stato consegnato poi al M5S, insieme alla donazione di un generoso imprenditore locale – racconta l’attivista Nausica Scalese – e confluirà nel conto corrente Roma adotta Amatrice istituito dal Comune di Roma”.

(Foto, intervista-video e collaborazione ai testi a cura di Giorgio de Filippis)

 

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