Si terrà il prossimo venerdì 19 agosto 2016 alle ore 22.00 nella Lega Navale di Soverato sita in Piazza Nettuno la presentazione del libro di Marcello Vitale La donna della panchina, Koinè edizioni.
L’iniziativa a cura dell’Amministrazione comunale della città di Soverato – consigliere delegato alla Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuele Amoruso vedrà la presenza dell’autore e sarà moderata dal giornalista Rai Pietro Melia.
Il romanzo di Marcello Vitale “La donna della panchina” rappresenta un robusto legal thriller, che l’autore scrive in prima persona, la storia si snoda attraverso il processo penale, i suoi riti e le sue storture, mettendo in risalto le sue venature ironiche e sarcastiche. Vitale con questa sua opera esprime al meglio quella che può essere rappresentata come la sua terza giovinezza, dopo una brillante carriera professionale culminata con la Presidenza della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma e l’approdo presso la Suprema Corte di Cassazione.
Marcello Vitale
Alto magistrato della Corte di Cassazione e già presidente della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma, nato in Calabria, si è trasferito agli inizi della sua carriera a Torino. Ivi, durante la contestazione studentesca e gli albori del terrorismo, ha svolto le funzioni di sostituto Procuratore della Repubblica. Rientrato in Calabria, è stato titolare della Corte di Assise di Catanzaro, Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme e Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro. Si è occupato di numerosi procedimenti a carico di pericolose Organizzazioni Criminali, ricevendo gravi minacce. È stato inoltre Presidente della Giunta Distrettuale A.N.M. della Magistratura Calabrese. Autore di sette raccolte di poesie, gli sono stati attribuiti diversi premi e riconoscimenti riportando l’apprezzamento di prestigiosi critici letterari, e tra i tanti, Giancarlo De Cataldo e Walter Pedullà. Ha già pubblicato con Koinè Nuove Edizioni il libro Revolution – Il vento del ‘68 trascinò tutti. Anche loro due.