L’incipit in questa tredicesima edizione ormai “hollywodiana” è però lo stesso di tredici anni fa, quando Gianvito Casadonte, venticinquenne, si affacciò alla villa comunale di Soverato – che per la cronaca non esiste più, simbolicamente rimandando al fatto che anche la manifestazione non ci sia più – sciorinando prima di tutto ringraziamenti i piccoli-grandi sponsor che avevano investito nel suo progetto-sogno di un festival del cinema a Soverato, nella sua terra. “Ma come? C’è Ettore Scola lì accanto e lui ringrazia Placido Migali e la sua pasta fresca?”, si chiedevano in molti benpensanti, senza cogliere la cifra da “sognatore-manager” di Casadonte, che sapeva che è grazie a chi investe in un progetto che Scola, Monicelli, Gregoretti, Maselli e poi attori del cinema, della tv, via via sempre più importanti, accanto a talenti emergenti ora affermati o che si faranno, del cinema, della musica, dello spettacolo, avrebbero potuto calcare quelle passerelle.
Ora gli sponsor sono molti di più di allora, in numero e importanza, ora sono arrivati Matt Dillon e Matthew Modine da Los Angeles senza cachet, solo per il prestigio del festival; ora per ragioni ancora per molti opinabili (per alcuni incomprensibili) il “Mgff di Soverato” è diventato ormai da quattro anni una “tradizione di Catanzaro”, come ha detto nell’esordio di ieri Gianvito Casadonte ringraziando il sindaco Sergio Abramo nell’atmosfera onirica e suggestiva della nuova sede allestita tra le luci del porto di Catanzaro lido. Ma l’incipit è ancora lo stesso: ringraziamento agli sponsor “sorbito” con grande tranquillità da mega-attori, registi e giovani talenti, pubblico, politici (mega o piccolo calibro), ringraziamento “ai suoi ragazzi”, quindi il tributo al sindaco che ha adottato il festival con convinzione, alla Regione che ci mette il suo contributo, alla camera di commercio di Paolo Abramo e via di seguito. “E un plauso soprattutto al pubblico, ordinato, attento, desideroso di incontro e coesione sociale, ai catanzaresi che hanno la possibilità di assistere alle opere prime, commentarle insieme, e che questa coesione sociale la vogliono”, ha detto Casadonte.
Un lungo momento di grande commozione, quindi, con standing ovation del pubblico nel ricordo di colui “grazie al quale tutto è cominciato”, colui al quale è dedicata questa XIII edizione: il maestro Ettore Scola scomparso a gennaio scorso. E che del Mgff era stato mentore e grande sponsor, venendo sette volte a Soverato a sostenerlo. “Anche lui veniva da un paesino come me che arrivo da Montepaone, ma lui era campano: ha creduto in me e lo ringrazierò per sempre”. E ora si apra il sipario sulla prima serata della XIII edizione del Magna Graecia Film Festival.
Teresa Pittelli