Soverato, pronto il programma Madonna a mare 2016. E i Caminiti rispondono sui perché del “trasloco”.

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Da sin., Gianfranco e Antonio Caminiti

Pronto il programma completo della manifestazione religiosa e dei festeggiamenti civili in onore della Madonna di Portosalvo, che si svolgerà il 14 agosto a Soverato. Il Comitato festa parteciperà infatti al gran completo a una conferenza stampa indetta per mercoledì prossimo, 20 luglio, nella sala dell’oratorio S. Domenico Savio in parrocchia. In questa occasione saranno resi noti in ogni dettaglio orari e modalità delle sante messe, degli incontri di preghiera e dei festeggiamenti popolari, compresi gli eventi musicali e i celebri fuochi d’artificio, per celebrare una delle feste più antiche e amate dai soveratesi, conosciuta anche da molta gente che la seconda domenica di agosto arriva per assistervi anche dal comprensorio e da fuori.

caminitiTra le novità di quest’anno, il discusso “trasloco” delle celebrazioni dalla sede storica di via S. Martino, nei pressi della chiesetta dedicata alla Madonna di Portosalvo, in piazza Maria Ausiliatrice. E in attesa dei chiarimenti ufficiali di mercoledì, quando a offrire delucidazioni sul tema sarà formalmente il comitato nella sua interezza, intanto a rispondere ad alcune domande dell’Esuberante.it a questo riguardo sono stati, nei giorni scorsi, Gianfranco Caminiti, vice-presidente e direttore del comitato della festa, e Antonio Caminiti. I fratelli Caminiti sono nipoti del capitano di lungo corso Rocco, al quale si deve l’edificazione della chiesetta di Portosalvo come ex voto per il miracoloso salvataggio da naufragio in mare. “E’ stato un gioco forza l’idea dello spostamento, in primo luogo esiste un problema logistico relativo allo spostamento del palco ogni volta durante la notte, senza grandi aiuti di uomini e mezzi. La dislocazione in piazza consentirà dunque di superare il problema, con un palco montato in pianta stabile che non creerà disagi”, spiegano Gianfranco e Antonio Caminiti.

Indipendentemente da tutto questo, comunque, i Caminiti raccontano anche di una decrescente partecipazione alla festa, sia in termini di supporto finanziario che di coinvolgimento concreto. “Cinquemila euro di biglietti da spendere in buoni acquisto, ad esempio, non bastano a convincere molti operatori commerciali e balneari a dare un contributo”, lamentano i due fratelli, rilevando che tra gli stabilimenti sarebbero “solo in due a offrire sostegno”. E lo stesso discorso secondo i Caminiti vale per i giovani. “Ci sono certo alcune eccezioni, come i giovani Voci e Caligiuri che portano avanti l’impegno dei loro padri, Vittorio (deceduto qualche anno fa) e Saverio, molto attivo in ogni iniziativa”, osservano, “ma ci piacerebbe che i pescatori tornassero a far parte come un tempo del comitato”. I fratelli Caminiti narrano alcuni dei più bei ricordi legati alla festa di un tempo, “quando c’era il nonno… le donne vestite di nero sulla spiaggia con i bimbi ad aspettare i loro uomini, la miseria ma anche più umanità e partecipazione”. Un rammentare che però “non vuole escludere, anzi spera di incoraggiare – è la conclusione dei Caminiti – una partecipazione più attiva e collettiva rispetto a quella attuale”.

Victoria Asturi

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