Satriano marina, messa concelebrata da don Mimmo Battaglia vescovo. Gioia e commozione per la comunità.

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L'omelia

La comunità parrocchiale S. Maria della Pace di Satriano Marina, proprio nel giorno culmine della tre giorni di festa dedicata alla Madonna della Pace, ha accolto con gioia e commozione uno dei figli più amati di Satriano, don Mimmo Battaglia. Recente è la sua nomina vescovile che ha riempito di orgoglio e felicità i tanti fedeli che hanno avuto modo di conoscere la sua opera di “prete di strada”, mentre il prossimo 3 settembre si terrà la sua ordinazione a capo della diocesi di Cerreto Sannita S. Agata dei Goti (Bv). Ieri sera per don Mimmo concelebrazione all’aperto, nella piazzetta di S. Pio a Satriano Marina, insieme al parroco don Michele Fontana visibilmente emozionato.

Toccante l’omelia di don Battaglia, che ha riflettuto sul tema del Vangelo del buon samaritano e su alcuni verbi lì utilizzati per indicare alcune strade da percorrer subito per dirsi cristiani. Primo “guardare nel  cuore”, perché “solo lì c’è Cristo”. Secondo “fermarsi”. Se non ci fermiamo dagli affanni e preoccupazioni quotidiani, se non ci fermiamo davanti agli altri, che soffrano o che siano felici, se non ci fermiamo un attimo tra noi, ha spiegato don Mimmo, “non saremo capaci di dire grazie”. Terzo “toccare”. Gesù tocca sempre il prossimo, colui al quale serve un miracolo, o il semplice interlocutore. “L’amore ha sempre bisogno di concretezza, di mani”, ha continuato il nuovo vescovo, che si è anche soffermato sullo “scendere da cavallo” del samaritano. “Scendi da quel trono, dal tuo palazzo, vivi la concretezza della strada: hai bisogno degli altri come gli altri hanno bisogno di te, sempre”, ha esclamato don Mimmo.

E infine la conclusione: “L’amore ha il suo prezzo. Anche se decidi di donarti interamente agli altri non aspettare applausi e gratitudine soltanto, perché dovrai soffrire molto per questo amore. Ma ne vale la pena, e se fai questo è vivrai”. Momenti intensi che si sono succeduti per tutta la celebrazione, fino all’offerta a sorpresa, portata da due ragazzi della comunità, di uno zucchetto da vescovo del quale don Michele ha voluto spiegare il significato nel donarlo a don Mimmo. “Lo zucchetto emisferico a otto spicchi significa che solo Dio è sopra di te, e tu sei un successore degli apostoli”, ha esclamato con solennità il parroco di Satriano marina, mentre don Mimmo provava e metterlo in testa ma pochi secondi dopo lo toglieva, non avvezzo ancora ai sacri segni esteriori del suo nuovo incarico vescovile. Nel ringraziare con tutto il cuore don Michele e la sua comunità, don Mimmo ha ricordato che la sua “prima Pasqua da prete” la visse proprio a Satriano marina, qui mandato agli inizi del sacerdozio senza avere ancora una parrocchia. “Il mio cuore inevitabilmente è legato a questi luoghi, ho bisogno della vostra preghiera perché la nostra forza non è nelle nostre capacità e nella nostra volontà – ha concluso don Battaglia – ma è solo nel  Signore”.

Dopo la messa suggestiva processione con fiaccole colorate per le vie della marina di Satriano, fino alla piazzetta nella quale si è svolta l’ultima serata della tre giorni di festa dedicata a S. Maria della Pace. Durante questi giorni di festa manifestazioni civili e religiose si sono alternate con grande partecipazione. La statua della Madonna è stata portata nei quartieri per il rosario e la messa, mentre la sera in piazzetta tarantelle e gastronomia tipica hanno tenuto banco. Ieri sera la comunità ha infine festeggiato la serata conclusiva dell’Estate ragazzi, tra giochi, rappresentazioni, gonfaloni e tanta allegria.

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