“Ancora un call center in crisi, ancora una volta lavoratori (stavolta sono 234) che rischiano il posto, in un paese come il nostro in cui il lavoro è un bene molto prezioso. Negli ultimi mesi abbiamo vissuto dapprima la crisi della Infocontact S.r.l in Calabria, poi Gepin nelle sedi di Roma e Napoli, Uptime sempre a Roma e Almaviva che dichiara esuberi a Roma, Napoli e Palermo. Ora è il turno della Globe Network dell’Aquila che perde la commessa H3G/3 Italia, probabilmente destinata ad essere lavorata nell’est Europa, Romania”.
A lanciare l’allarme è Alberto Ligato, coordinatore dei Call Center per la Slc Cgil Calabria, che il dramma dei call center lo conosce molto bene. “Nonostante i passi fatti in avanti in questi mesi (clausole sociali in primis) ancora è lunga e tortuosa la strada per rendere stabile il settore delle telecomunicazioni e soprattutto il mondo dei call center.
Appalti milionari gestiti spesso da persone senza scrupoli che, approfittando della relativa giovinezza del settore per incunearsi nelle varie falle e/o contraddizioni normative, o ancor peggio – continua Ligato – sfruttando la parte peggiore del nostro paese per creare ed utilizzare contratti pirata facendo dumping alle aziende strutturate. O come in questo caso delocalizzando le attività in quei paesi in cui il costo del lavoro, a causa soprattutto delle scarse tutele e dello sfruttamento dei lavoratori, è inferiore ad un terzo di quello italiano. Due problemi, quello del dumping e delle delocalizzazioni, che vengono affrontati giornalmente nei tavoli di settore ma difficilmente arginabili in quanto portatori di interessi economico/politici enormi.
La Slc Cgil Calabria anche in questa vertenza sarà al fianco dei lavoratori della Globe Network e sostenendo le iniziative messe in campo dalla struttura nazionale e territoriale dell’Abruzzo finalizzare a risolvere positivamente questa vertenza”. “La Calabria – conclude – è stata colpita duramente da vertenze similari, pertanto conosciamo bene le sensazioni e le emozioni che quei padri e quelle madri stanno vivendo in questo momento. L’incertezza occupazionale, il dramma di perdere il lavoro in una terra dalle scarse possibilità, mettono a dura prova intere famiglie. Sono tanti i lavoratori calabresi che hanno vissuto la stessa situazione, e che hanno dovuto affrontare vertenze dure come quella che stanno vivendo i lavoratori abruzzesi della Globe Network. A loro va la nostra solidarietà, invitandoli a tener duro e restate uniti. Anche se lontani geograficamente vi siamo vicini”.