*Arginare il problema risse nel periodo estivo. Occorrerebbero più pattuglie delle forze dell’ordine ma anche e soprattutto avviare un progetto di controllo sulla vendita degli alcolici. Il problema delle risse del weekend (e non solo) potrebbe essere collegato all’abuso di alcol. Se così fosse sarebbe importante avviare un progetto con tutte le forze dell’ordine per effettuare controlli in borghese nei locali allo scopo di verificare quanto alcol viene venduto e a chi. Questo metodo è ormai utilizzato in molte città turistiche e potrebbe mettere fine alla distribuzione di alcol a soggetti minorenni. Occorre mettere un freno ai brutti episodi che avvengono nei weekend, anche perché è un vero peccato vedere che una città così tranquilla come Soverato si possa trasformare in un ring invece che in un luogo di ritrovo per i giovani e meno giovani.
L’ultima rissa risale a venerdì scorso, ed è rimasta nell’ombra anche da parte della la stampa. Anche se in ritardo bisogna agire, perché ora che si avvicina agosto il rischio che certi episodi possano ripetersi è alto. Il mio invito è di vagliare una vigilanza capillare sulla vendita e il consumo di alcol per capire chi lo vende a chi e quali possano essere gli eventuali eccessi. Occorre pensare che lo stop alla vendita di alcol alle 2 di notte, deciso per evitare le stragi del sabato sera, vale per le discoteche ma non per i bar o per la vendita ambulante. Naturalmente, come in tutta Italia, vale il divieto di vendita ai minori di 16 anni, ma a questo punto sta a tuttel le forze preposte controllare più da vicino. Un’idea sarebbe quella di predisporre controlli in borghese per verificare che ai minori non vengano vendute bottiglie alcoliche e per capire se c’è chi continua a servire alcolici a persone chiaramente ubriache. Una circostanza, questa, che potrebbe favorire risse e schiamazzi, fino alle ben più tragiche stragi della strada tipiche del sabato sera. In entrambi i casi, con un accertamento si può arrivare a una denuncia al gestore.
Chi serve i giovanissimi ovviamente viola la legge, chi invece continua a servire clienti già ubriachi potrebbe essere accusato di concorso in ubriachezza molesta. In seguito a controlli positivi le forze dell’ordine potrebbero anche decidere sanzioni di tipo amministrativo fino alla sospensione temporanea dell’attività. L’appello, in conclusione, è di adoperarci – come cittadini, giornalisti, amministratori, politici, opinion makers e forze dell’ordine, affinché le famiglie possano dormire sonni tranquilli e le serate possano essere trascorse all’insegna di un sano divertimento.
*Francesco Rotondo (Democratici Progressisti)